Continua questa domenica e proseguirà fino all’inizio della settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo, ‘Il racconto del Festival e gli artisti liguri’, quattro appuntamenti per approfondire la storia della musica genovese e ligure e degli interpreti che hanno preso parte al festival della canzone italiana.
Dagli anni Cinquanta con le prime esibizioni di Natalino Otto, fino ai giorni nostri con gli esponenti del panorama genovese che si preparano a calcare il palco dell’Ariston per la prima volta, un approfondimento per riscoprire la kermesse canora. Perché Sanremo è Sanremo.
‘Tutti, ma proprio tutti, cantano Sanremo’, scandisce la voce di Carlo Conti sulle reti Rai e l’attesa per l’edizione numero settantacinque del Festival della Canzone italiana è sempre maggiore.
Tra ospiti annunciati e ritiri inaspettati, la kermesse canora si prepara a partire, coccolata da una sempre crescente attenzione da parte del pubblico. Così, mentre si aspettano con trepidazione le canzoni e gli outfit degli artisti e delle artiste in gara, continua il viaggio alla scoperta della storia del Festival per scoprire quali sono stati i liguri che hanno lasciato un segno sul palco dell’Ariston.
Dopo i fasti degli anni Settanta e Ottanta, gli anni Novanta hanno visto una generazione di cantautori capace di unire introspezione e innovazione, facendone un periodo di riscoperta della canzone d’autore.
Ma lo strascico degli anni Ottanta si è riversato prepotente nel decennio seguente, aprendo a nuovi stili musicali.
Il 1985 è stato l’anno del debutto di Cristiano De Andrè, figlio di Fabrizio, che porta sul palco ‘Bella più di me’ aggiudicandosi il premio della Critica nella sezione Giovani. Da questa prima apparizione, Cristiano torna al Festival negli anni Novanta con brani intensi tutti incentrati a esplorare la complessità dell’animo umano, facendosi ottimo rappresentante della tradizione cantautorale della Scuola Genovese a cui si avvicinavano nuove sensibilità musicali.
Dopo il grande successo de ‘Gli occhi verdi di tua madre’, quasi vent’anni prima, Sandro Giacobbe torna a Sanremo nel 1990 con ‘Io vorrei’, capace di evidenziare la maturità artistica del cantante, facendo di Sandro uno degli interpreti più amati.
Nel 1991 Sabrina Salerno, icona pop per eccellenza, assieme a Jo Squillo canta ‘Siamo Donne’, facendosi portavoce dell’emancipazione femminile e interpretando quello che è diventato un vero e proprio inno generazionale.
Nel 1992 ad affacciarsi al Festival è Franco Fasano. Fasano, originario di Albenga, conta diverse partecipazioni distinguendosi per la qualità dei testi. In quell’anno aveva scelto di gareggiare con il brano ‘Per niente al mondo’, in coppia con Flavia Fortunato, strappando un meritatissimo settimo posto.
Tra gli autori genovesi più discussi c’è Francesco Baccini. Tagliente e ironico, Baccini arriva all’Ariston nel 1997 con ‘Senza tu’, una ballad malinconica in cui racconta la fine di una storia d’amore e con cui ha messo d’accordo critica e pubblico piazzandosi (che curioso caso) al settimo posto.
Dopo ‘Le donne di Modena’, il cantautore ha così dimostrato la sua versatilità.
L'anno seguente torna sul palco del Teatro Ariston una vecchia conoscenza: Antonella Ruggero. L'artista pegliese, alla prima apparizione solista, arriva in gara con 'Amore Lontanissimo' canzone di cui è co autrice assieme al marito, Roberto Colombo. Un ritorno a dieci anni esatti dall'ultima volta in gara, nel 1988, coi Matia Bazar. Il brano, arrivato secondo, ha ricevuto il premio della Critica per il miglior arrangiamento ma a lasciare a bocca aperta è stata l'ultima esibizione di Antonella, salita sul palco con una fortissima laringite che avrebbe potuto comprometterne l'esibizione e la salute.
Il cambio del millennio ha portato un cambio di marcia nella kermesse canora dove, ancora un volta, la Liguria si è confermata grande protagonista.
Nel 2000 per la prima volta sul palco dell'Ariston arrivano i Lythium, il primo, e a oggi l'unico gruppo sanremese a partecipare al festival con il brano 'Noël'
Il 2002 è l’anno di cerchiare in rosso: i Matia Bazar tornano con ‘Messaggio d’amore’. Dopo i trionfi con Antonella Ruggero e dopo le partecipazioni con Laura Valente (moglie di Mango e madre di Angelina Mango n.d.r.) la band genovese torna con Silvia Mezzanotte e trionfa aggiudicandosi il primo posto.
Quell’anno in gara c‘è anche un’altra ligure, la spezzina Alexia, all’anagrafe Alessia Aquilani, che arriva come un uragano con ‘Dimmi come…’ arrivando proprio alle spalle dei Matia Bazar. Una vittoria rimandata che arriva l’anno seguente. Dalla dance, l’artista passa a una ballad, ‘Per dire di no’, in cui mostra una vocalità unica che la porta a stringere tra le mani l’iconico premio.
Alexia partecipa ancora nel 2005 con ‘Da grande’ e nel 2009 con ‘Biancaneve’ in duetto con Mario Lavezzi.
Nel 2008 sul palco dell’Ariston, per le Nuove Proposte, sale anche Giua. Dopo la vittoria del concorso Sanremolab, l’anno precedente, Giua partecipa di diritto al Festival con il brano ‘Tanto non vengo’. Una voce limpida e testi profondi sono una certezza per chi ascolta e il pubblico rimane incantato dall’artista, salutandone il debutto sulla scena nazionale.