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Attualità | 03 febbraio 2025, 13:53

Case e mutui: quanti metri quadri si possono comprare a Genova investendo il 30% del reddito?

Il capoluogo ligure all’undicesimo posto in Italia per potenziale d’acquisto in funzione di stipendio medio e costo al metro quadro

Case e mutui: quanti metri quadri si possono comprare a Genova investendo il 30% del reddito?

Genova, città che fa i conti con un tema dell’abitare sempre più spinoso (specie nel centro storico), quasi a sorpresa si piazza tra i capoluoghi italiani con la maggiore potenzialità di acquisto tramite mutuo.
Lo studio pubblicato dal Corriere della Sera stila una graduatoria nazionale basata sul reddito medio cittadino e sui metri quadri comprabili impegnando il 30% dello stipendio (con mutuo fisso al 3%).
Secondo i dati del Corriere, a Genova il reddito medio annuo è di 26.145 euro con un prezzo medio al metro quadro di 1.443 euro. Dati che portano a una potenzialità d’acquisto (al 30% del reddito) di 119,4 metri quadrati: 11° posto in Italia.

La classifica nazionale vede al primo posto Biella (192 metri quadrati), seguita da: Ragusa, Vercelli, Alessandria, Isernia, Caltanissetta, Chieti, Terni. Teramo, Asti, Genova. Venezia, invece, è la peggiore.

Ovviamente la ricerca del Corriere della Sera non fa riferimento a zone specifiche della città, ma riguarda in chiave generica l’intero capoluogo. Chi vive Genova e, soprattutto, chi sta cercando di comprare casa a Genova, sa bene che ormai alcune aree urbane (su tutte il centro storico) sono off-limits, fagocitate da un mercato turistico che vuole appartamenti trasformati in b&b quasi a forza. Risultato: prezzi inaccessibili per chi, semplicemente, cerca una casa per viverla e non per darla in affitto a breve termine.

Un’onda apparentemente inarrestabile che qualcuno prova a limitare dichiarando una guerra alle key-box che sa di strumentale, mentre i genovesi che provano (per scelta o necessità) a cercare una casa nelle zone più appetibili del centro storico si trovano davanti ad agenti immobiliari e proprietari abbacinati dai soldi facili delle varie piattaforme. E tutto si complica.

Pietro Zampedroni

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