Attualmente è in corso uno sciopero di otto ore, con un presidio davanti al varco delle Grazie del porto di Genova e un corteo verso la prefettura organizzato da parte dei lavoratori portuali metalmeccanici di riparazioni navali dopo l’incidente mortale avvenuto ieri, mercoledì 5 febbraio, in cui ha perso la vita Lorenzo Bertanelli il lavoratore trentaseienne colpito da un pezzo meccanico di un propulsore di una barca del peso di due tonnellate e mezzo.
Il varco in questo momento è chiuso, con uno striscione su cui è scritto 'Riparazioni navali', mentre accanto, presente un altro striscione con scritto 'Zero morti sul lavoro'.
L'azione di sciopero dei metalmeccanici è stata proclamata da Fim Fiom Uilm: "La lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto" hanno scritto in una nota.
Potrebbero registrarsi disagi al traffico questa mattina, con oltre cento lavoratori che si muoveranno in corteo da varco delle Grazie fino alla Prefettura, in largo Lanfranco, passando per via Gramsci, largo Zecca, piazza Portello e piazza della Nunziata.
Nella giornata di ieri, la procura di Genova ha aperto un'inchiesta per il decesso: Il fascicolo è stato aperto dal pubblico ministero Stefano Puppo, si indaga per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Secondo quanto ricostruito, Bertanelli stava lavorando insieme a due colleghi alla rimozione del thruster, un propulsore installato sulla nave come timone integrativo. Una volta smontato i tre avevano il compito di smontarlo e calarlo all'interno di un contenitore. Per farlo avrebbero utilizzato un muletto. L'operazione ha richiesto il montaggio di una struttura a mo' di impalcatura alta circa quattro metri. Nello smontarlo, il pezzo, che pesa circa due tonnellate, è caduto.