ELEZIONI COMUNE DI GENOVA
 / Attualità

Attualità | 11 febbraio 2025, 08:00

La Genova che canta - I Cromosuoni, un decennio di innovazione corale

Nel 2025 il gruppo vocale taglia un traguardo importante e si prepara a celebrarlo con un concerto evento. La fondatrice Maya Forgione: “La nostra particolarità? Un arrangiamento unico che ci rende sempre più riconoscibili”

Si conclude oggi “La Genova che canta”, un servizio seriale de “La Voce di Genova” dedicato ai cori genovesi che, dalle piazze ai teatri, rappresentano da sempre un punto di riferimento per la comunità. Ogni martedì andremo alla scoperta di una tradizione musicale che ci lega alle nostre radici e ci racconta chi siamo. Come sempre, buona lettura!

Voci quasi impercettibili, vellutate, catturano l’orecchio e lo accarezzano con delicatezza. Poi si uniscono e acquistano volume, enfatizzando i testi, prima di riprendere a dialogare tra loro lasciando chi ascolta in andirivieni di suoni.

Un linguaggio unico per un modo di cantare sorprendente come sorprendenti sono gli arrangiamenti.

Questi sono i Cromosuoni, gruppo vocale fondato nel 2015 da Maya Forgione, un esempio lampante di come la passione per i cori classici possa evolversi in un’esperienza innovativa, capace di unire generazioni e stili diversi.

Tutto parte proprio dalla direttrice e fondatrice del gruppo, da sempre appassionata di cori polifonici, un amore che ha nutrito fin dall’infanzia: “Il gruppo nasce da una mia idea - racconta Maya Forgione - è da quando ho sei anni che sono all'interno di cori polifonici”. Questa esperienza decennale ha fornito il terreno fertile per creare un ensemble che si discosta dal coro tradizionale, introducendo arrangiamenti inediti di brani pop internazionali e nazionali. La scelta di reinventare canzoni note, trasformandole in tessiture vocali uniche, è il segno distintivo che rende il gruppo immediatamente riconoscibile.

La particolarità dei Cromosuoni risiede proprio nella capacità di reinterpretare canzoni celebri in versioni corali originali. La direttiva di Maya è chiara, così dopo aver arrangiato i brani si inizia a lavorare in gruppo: “La nostra particolarità è proprio questa: un arrangiamento e un andamento vocale che acquisiscono una riconoscibilità unica”.
Questa libertà creativa non ha mancato di aprire la porta a diverse collaborazioni, l’ultima in ordine di tempo è quella che ha visto il gruppo accanto a Zibba: “Più volte gli ho chiesto gli spartiti e lui ha sempre spinto affinché andassi libera, seguissi il mio istinto”.

Un approccio che richiede grande preparazione tecnica e una sensibilità artistica consolidata, capace di trasformare ogni nota in un messaggio emozionante.

Il percorso dei Cromosuoni non si limita agli studi e alle prove settimanali: il gruppo ha calcato palcoscenici internazionali, confrontandosi con ensemble provenienti da ogni angolo del globo. La partecipazione all’AGC Verona, un concorso corale di richiamo mondiale, ha rappresentato una tappa fondamentale. Qui, la formazione ha conquistato la medaglia d’argento nella propria categoria, dimostrando che la passione per il canto corale può tradursi in eccellenza artistica riconosciuta a livello internazionale. Anche altre esperienze, come il trionfo a Montecatini Terme e le esibizioni in contesti di grande carico emotivo, ad esempio durante la commemorazione del crollo del Ponte Morandi, hanno rafforzato il prestigio del gruppo.

La capacità di adattarsi e reinventarsi è una costante nei Cromosuoni. L’incontro con Zibba, avvenuto quasi per caso durante il concorso Rapax di Rapallo, ha aperto la strada a collaborazioni che spaziano oltre il mondo corale tradizionale. La scelta di fondere il repertorio pop con il sapore inconfondibile della vocalità corale dimostra come il gruppo non abbia paura di osare e sperimentare nuovi orizzonti.

Il futuro dei Cromosuoni si prospetta altrettanto ambizioso. In occasione del decennale, il gruppo si prepara a un concerto speciale il 29 marzo al Teatro della Tosse. Lo spettacolo vedrà la direzione artistica e musicale  della stessa Forgione, la regia di Giancluca Bellantone e la partecipazione dei ballerini della Naima Academy di Matteo Addino. Un evento che sarà l’occasione per fare il punto su un percorso ricco di successi e per svelare nuovi progetti: "Stiamo pensando di fare un EP dedicato alla musica italiana. Abbiamo notato che in Italia, a differenza di quanto accade all'estero, non ci sono gruppi che riarrangiano brani alla pop e non al classico coro. Siamo convinti che possa essere qualcosa su cui insistere di più. Potrebbe esserci anche un nuovo concorso in vista e, sempre in studio, lavorare a EP per tematiche come, per esempio le canzoni di Natale o i classici Disney".

I Cromosuoni sono molto più di un semplice ensemble vocale: sono un laboratorio di innovazione musicale, dove il rispetto per la tradizione si sposa con la volontà di sperimentare. La fusione tra tecniche corali classiche e arrangiamenti pop moderni ha dato vita a uno stile inconfondibile, capace di emozionare il pubblico e di rompere i confini tra generi musicali.
Come evidenzia la stessa Maya Forgione, la volontà di “costruire assieme dei brani” e di “condividere una passione” ha trasformato il gruppo in una vera e propria famiglia artistica, unita dalla voglia di crescere e di mettersi continuamente in gioco.

 

Isabella Rizzitano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium