Che sarebbe stata partita complicata contro un avversario bisognoso di interrompere una striscia di ben undici sfide senza vittorie, il cui umore era senz'altro corroborato dal freschissimo passaggio del turno di Coppa Italia contro la Juve, mister Vieira lo aveva annunciato a chiare lettere. Pesando infatti l'intero andamento della gara, risulta prezioso per il Genoa l'1-1 con cui viene archiviata la pratica Empoli.
Una pratica scomoda, che rende chiaro il senso del tanto banale quanto efficace “quando non puoi vincere meglio non perdere”; un'evenzienza, quest'ultima, parsa quanto mai concreta per larghi tratti di partita dove uno sfortunato capitan Bani (uscito per infortunio, ndr) e compagni subiscono gli avversari senza riuscire a costruire molto di pericoloso. Nasce da un pasticcio del portiere empolese su un'azione parsa quasi innocua sul nascere, da calcio piazzato, la risposta al vantaggio ospite, anche meritato, della prima frazione.
E' Zanoli la sorpresa dal 1' nel tris di trequarti dietro a Pinamonti, con ancora Miretti a sinistra e Messias alle spalle di Pinamonti, mentre il recuperato Badelj parte dalla panchina, così come Cornet. Mosse improntate alla maggior prestanza fisica possibile, tanto che il Grifone spinge bene e crea più di qualche grattacapo all'Empoli che però è il primo a far scorrere il primo brivido lungo le schiene avversarie al 16' quando Gyasi arriva per primo su un cross dalla corsia opposta calciando però, disturbato da un difensore rossoblù, alto.
Cresce la squadra di D'Aversa mentre il Grifone, con un Pinamonti controllato anche un po' con le cattive da Marianucci, fatica a tenere alto il suo baricentro. E sono infatti gli ospiti a portarsi avanti poco dopo la mezz'ora, sfruttando con Grassi un corner la cui mischia viene risolta con un tiro che passa tra le tante gambe davanti a Leali, chiudendo così un primo tempo poco convincente per la truppa di Vieira, che va negli spogliatoi palesando un po' di nervosismo nel finale di una prima frazione praticamente senza grossi squilli da ambo i lati.
E se il tecnico dei toscani decide di cambiare subito per continuare a tenere alta la tensione davanti con Kouamé da subito al posto di Colombo, Vieira preferisce invece attendere per cambiare esterni, eppure al 70' sono giù cinque le sostituzioni a rivoluzionare un Genoa incapace di trovare il bandolo della matassa che preferisce così passare al 4-4-2 per cercare di sfruttare l'ampiezza e aggirare le difese toscane.
E mentre Leali viene salvato dalla scivolata di Vasquez sul tiro al 60' di Esposito (poco dopo sostituito), il dirimpettaio resta inoperoso fino all'81' ed è un intervento tutt'altro che da ricordare: la traiettoria da angolo di Martin trova lo scarico su Vasquez appena dentro l'area, girata e pasticcio dell'estremo ex Samp a siglare il pari.
IL TABELLINO
GENOA-EMPOLI 1-1
Reti: 36' Grassi (E), 81' Silvestri aut. (G)
Genoa (4-2-3-1): Leali; De Winter, Bani (55' Sabelli), Vasquez, Martin; Masini (67' Onana), Frendrup; Zanoli (52' Ekhator), Messias (67' Ekuban), Miretti (52' Cornet); Pinamonti.
A disposizione: Siegrist, Sommariva; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Cuenca, Matturro, Otoa, Badelj, Venturino.
Allenatore: P. Vieira
Empoli (3-4-2-1): Silvestri; Goglichidze, Marianucci, Cacace; Gyasi, Grassi, Maleh, Pezzella; Esposito (69' De Sciglio), Henderson (86' Konate); Colombo (46' Kouamé).
A disposizione: Seghetti, Vasquez; Brancolini, Sambia, Kovalenko, De Sciglio, Tosto, Bacci, Asmussen, Campaniello.
Allenatore: R. D'Aversa
Arbitro: Massa di Imperia