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Sport | 05 marzo 2025, 19:00

Genoa, Vieira mette in guardia dal Cagliari e non solo: “Fatto tanto, ma l'obbiettivo non è ancora raggiunto”

Il tecnico fa scudo dopo le critiche post Empoli e si aspetta tutt'altra partita: “Bisogna ricordarsi dov'eravamo. Atmosfera calda ma in trasferta dimostrato cose interessanti”

Genoa, Vieira mette in guardia dal Cagliari e non solo: “Fatto tanto, ma l'obbiettivo non è ancora raggiunto”

Quasi nemmeno si sono ridotti gli echi della deludente prestazione di qualche giorno fa tra le mura del “Ferraris” contro l'Empoli che nel quartier generale di Pegli per il Genoa è già antivigilia di campionato prima di una trasferta tradizionalmente ostica come quella di Cagliari per Badelj e compagni.

E anche questa volta ad attendere il Grifone sarà un ambiente che si preannuncia infuocato, senza tifosi genoani residenti in Liguria (in attesa dell'esito del ricorso d'urgenza al Tar da parte dell'ACG) e in un altro crocevia sulla strada della salvezza per i ragazzi di un mister Vieira ancora una volta molto chiaro sul piglio con cui i suoi dovranno affrontare l'impegno: “Non abbiamo ancora fatto nulla, non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. Sarà un'atmosfera calda, anche a San Siro lo era ma abbiamo fatto una partita coraggiosa giocando con intensità. Vuol dire che fuori casa sappiamo fare cose interessanti”.

Ed è infatti dall'ultima trasferta che il tecnico trova gli spunti per rifarsi dopo i non certo brillanti novanta minuti di domenica scorsa, onde evitare di ripeterli: “Le critiche? Fanno parte del nostro mondo. Però è importantissimo capire dov'eravamo settimane fa e dove siamo oggi - ha risposto il tecnico - Contro l’Inter la squadra mi è piaciuta molto ma abbiamo preso zero punti; contro l’Empoli è mancata intensità e non abbiamo fatto la nostra miglior partita ma abbiamo preso un punto, loro si giocavano la vita a noi sono mancate aggressività e intensità. Abbiamo vinto tre gare in casa e pareggiata una: è una cosa positiva per noi. Ai giocatori ho detto di mettere la classifica da una parte e concentrarci sulla partita. L'intensità e l'organizzazione di San Siro sono il livello che voglio per la squadra, dobbiamo prenderlo e metterlo di partita in partita”.

Oltre alle caratteristiche fisiche, le perplessità hanno toccato anche le scelte tattiche. Il tema resta sempre quello del peso offensivo per affiancare Pinamonti, che anche a Cagliari come contro l'Empoli dovrà vedersela con un osso duro come Mina: “Stiamo riflettendo con lo staff se giocare con due attaccanti: è un'opzione. Veramente importante è l’equilibrio della squadra. Modulo? Il profilo degli attaccanti che abbiamo è più da 4-4-2. Per quello la scelta dev'essere giusta, non voglio perdere l’equilibrio”

Dall'inizio potrebbe quindi esserci una chance per Ekuban che “sta sempre meglio e può giocare dall'inizio”, intanto dall'amichevole di lunedì col Ligorna qualche altra buona indicazione sui recuperi c'è stata: “Era importante per i giocatori avere un po’ di gamba. Malinovskyi si sente bene; Badelj ha giocato senza problemi. Honest sta iniziando a lavorare sul campo ed è una buona notizia”.

Una chiosa è stata, meritata, per Johan Vasquez. Oltre alla costante crescita come difensore, il messicano si conferma un uomo simbolo dei suoi e lo dimostra con gli atteggiamenti in campo: “E' un giocatore importantissimo che rappresenta bene la società e i tifosi. Dà sempre il 120%, non molla mai e aiuta i compagni. E’ un esempio in campo, un leader. Non ha la fascia al braccio ma è uno dei nostri capitani”.

Mattia Pastorino


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