Sapeva di occasione buona per trovare finalmente la vittoria contro una “big” o per cercare di avvicinarsi il più possibile all'aritmetica della salvezza. Si trasforma invece in una di quelle giornate da dimenticare e voltare pagina per il Genoa la sfida alla Lazio, che al “Ferraris” passa 2-0 infliggendo ai rossoblù, in soli novanta minuti, tante reti al passivo quante la squadra di Vieira ne aveva subito in tutto il campionato nell'anno solare in corso, oltre alla prima sconfitta interna del 2025.
Una sfida segnata dai fumogeni e da qualche ingenuità di troppo, con un Grifone che sorprende nelle scelte iniziali del suo tecnico che preferisce Otoa e Norton-Cuffy sulla destra al posto di Sabelli e Zanoli, confermando comunque nel resto dell'undici le attese della vigilia. Così come il collega Baroni, con Marusic a sostituire lo squalificato Isaksen.
L'avvio è però tutto da dimenticare per il Genoa, in campo e fuori. Pinamonti al 13' Pinamonti si divora la rete, l'attaccante trentino è tanto bravo a preparare la conclusione quanto insufficiente nell'eseguirla, calciando tutto solo sul braccio di Mandas. Un paio di minuti dopo è dagli spalti che viene scritta una pagina da scordare: la protesta dei gruppi della Nord di entrare al quarto d'ora si chiude con un lancio di fumogeni che porta alla sospensione temporanea dell'incontro, alla ripresa del quale Otoa pecca di ingenuità e si fa cacciare fuori con un rosso diretto.
Diventa così un gioco quasi da ragazzi per la squadra capitolina sbloccare il risultato, con la superiorità numerica a suo vantaggio. A stappare il match è, al 32', Castellanos concludendo con una spettacolare rovesciata l'azione travolgente portata avanti sulla sinistra. Il Grifone prova a reagire, Vieira opta per mantenere un tridente senza trequartista, ma l'occasione buona arriva ancora per i biancocelesti al 41' col tiro di Guendouzi con la deviazione di Castellanos finisce fuori.
Serve riassettare le idee negli spogliatoi al Grifone che infatti torna in campo nella ripresa più arrembante mettendo a referto la prima grossa occasione del secondo tempo, anche se Thorsby al 53' manca la deviazione sotto misura sul cross rasoterra al bacio di Martin. Replica la Lazio con Rovella a calciare sull'esterno della rete qualche minuto dopo, prima di diventare protagonista della rete del raddoppio con l'assist per il diagonale vincente di Dia al 65'.
Un colpo troppo duro da rimediare per un Grifone già rimaneggiato che chiude in formato quasi “baby” con molti under in campo e trova la parità, ma solo quella numerica, sul terreno di gioco, con l'espulsione diretta al neoentrato Belahyane. Sfumano così quei punti che avrebbero significato matematica salvezza o almeno un passo avanti verso l'obbiettivo virtualmente ormai raggiunto, con la trasferta di Como domenica all'ora di pranzo per evitare anche il sorpasso dei lariani.
IL TABELLINO
GENOA-LAZIO 0-2
Reti: 32' Castellanos, 65' Dia
Genoa (4-2-3-1): Leali; Otoa, De Winter, Vasquez, Martin (67' Messias); Frendrup, Masini (80' Ekhator); Norton-Cuffy (80' Sabelli), Vitinha (61' Venturino), Thorsby; Pinamonti (67' Ahanor).
A disposizione: Siegrist, Sommariva; Bani, Badelj, Kassa, Zanoli, Barbini, Nuredini.
Allenatore: P. Vieira
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Lazzari (45' Pedro), Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella (68' Belahyane); Marusic, Dia, Zaccagni (89' Hysaj); Castellanos (89' Noslin).
A disposizione: Furlanetto, Provedel; Gigot, Vecino, Dele-Bashiru, Tchaouna, Provstgaard, Basic, Ibrahimovic.
Allenatore: M. Baroni
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Note: al 21' espulso Otoa (G), al 72' espulso Belahyane (L)