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Attualità | 08 maggio 2025, 08:00

Depositi chimici, si chiude senza una soluzione il ciclo amministrativo comunale

In attesa della perizia del Consiglio di Stato, lo spostamento resta ancora sospeso

Depositi chimici, si chiude senza una soluzione il ciclo amministrativo comunale

Si chiude il ciclo amministrativo di Genova e resta ancora in sospeso il tema dello spostamento dei depositi chimici e del loro trasferimento. In attesa della perizia del Consiglio di Stato sullo spostamento da Multedo di Superba e Carmagnani.
Ancora congelato, stand by aspettando la pronuncia finale dopo il ricorso al Consiglio di stato che ha fatto seguito allo stop del Tar sulle procedure di autorizzazione per il via libera. Era il 2018 quando la giunta comunale e il sindaco neo insediato Marco Bucci scandiva tempi stretti per arrivare a una decisione. A maggio 2025 tutto è ancora fermo.
"Siamo in fase di attesa - dice il presidente del municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi - che si esprima il perito del Consiglio di Stato, noi abbiamo pronto il nostro perito per rispondere ad eventuali osservazioni. Noi auspichiamo che da Multedo i depositi vadano via e che non ci sia perdita di posti di lavoro. Diversi ricorrenti si sono offerti di reintegrare personale nel caso limite in cui ci fosse bisogno. I depositi non possono rimanere lì, come auspichiamo che altri impianti a rischio incidente rilevante vadano via anche da Sampierdarena". 
La soluzione Sampierdarena era già stata bocciata dalle decisioni che hanno stoppato il trasferimento da Multedo per ragioni di procedure e metodo. 
"Facciamo una premessa - aggiunge Colnaghi - parliamo di 80mila metri quadri di depositi chimici definiti pericolosi per infiammabilità e tossicità. Sarebbero state 400 Mila tonnellate di materiale movimentato, trasportate con 30 tir al giorno, questo per descrivere l'operazione. Abbiamo fatto ricorso al Tar vincendo sulla base del percorso messo in campo,hanno tentato la strada più breve, l'atf, il cosiddetto adeguamento tecnico funzionale, ma non è previsto al momento uno spazio per mentre materiale di questo tipo all'interno del porto".
La procedura da mettere in campo, "sarebbe dovuta passare per la modifica del piano regolatore portuale. C'è una legge in vigore che dice che materiali di quel tipo vanno posizionati in banchine dedicate, interrati e a distanza di almeno 20 metri un serbatoio dall'altro, a distanza dalla cornice portuale". Problema 
Oltre questo c'è un tema di ordinanze. "Prevedono che le chimichiere non possano entrare nel bacino di Sampierdarena - continua Colnaghi - inoltre è stata annullata anche la procedura che prevedeva di finanziare con 30 milioni di fondi del ponte Morandi lo spostamento dei depositi, spostamento che vedrebbe un incremento e un ampliamento del 60% per Superba". 
"Da multedo i depositi devono andare via - ribadisce il presidente uscente del municipio - ma tra le anomalie riscontrate c'è che solo una delle due società ha firmato per progetti di spostamento, e da nessuna parte si parla di bonifica delle aree".
"Deve essere trovata una soluzione attraverso il piano regolatore portuale - conclude-  e nel rispetto delle normative vigenti. Chiunque dovesse pensare di mettere nel bacino di Sampierdarena o ponte Somalia ci troverà pronti ad opporci a queste scelte che gravano sulla testa dei sampierdarenesi".

Valentina Carosini

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