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Politica | 13 maggio 2025, 10:10

Elezioni comunali, Toscano (DSP): "Precariato universitario, vergogna di Stato. A Genova e in Italia serve una svolta politica e culturale"

"La spesa pubblica italiana per l’istruzione universitaria e la ricerca è decisamente insufficiente, troppo limitata, e intanto si pensa al riarmo e si investe sulla guerra lasciando indietro, sanità, Istruzione, cultura fondamentali in un paese e voglia definirsi democratico ed evoluto" afferma il candidato sindaco

Elezioni comunali, Toscano (DSP): "Precariato universitario, vergogna di Stato. A Genova e in Italia serve una svolta politica e culturale"

Torna oggi alla cronaca il "dramma dei ricercatori e precari dell’Università, con il 90% destinato a non essere stabilizzato,  sull'orlo dello sciopero": la situazione è la "fotografia impietosa di un sistema universitario ormai al collasso". Un sistema in cui il merito "è soffocato dalla precarietà, la ricerca è svilita e i giovani migliori vengono spinti all’emigrazione, nella migliore delle ipotesi". Così Francesco Toscano, candidato sindaco di Genova per Democrazia Sovrana e Popolare, condanna con forza l’abbandono istituzionale nei confronti dei ricercatori e lavoratori precari dell’Università.

"I dati sono chiari e inaccettabili: ⁠In Italia l’età media del primo contratto stabile per i ricercatori è superiore ai 40 anni. ⁠Il 90% dei precari universitari non verrà stabilizzato. Solo il 4-5% degli assegni di ricerca si trasforma in un contratto strutturato".  "La spesa pubblica italiana per l’istruzione universitaria e la ricerca è decisamente insufficiente, troppo limitata, e intanto si pensa al riarmo e si investe sulla guerra" prosegue Toscano "lasciando indietro, sanità, Istruzione, cultura fondamentali in un paese e voglia definirsi democratico ed evoluto". 

I fondi che avrebbero potuto essere usati per rafforzare l’organico stabile, "sono stati utilizzati per contratti a termine e progettualità effimere": "A Genova, si è scesi sotto i 5 euro l’ora per alcuni lavoratori esternalizzati dell’Ateneo. Questa non è efficienza. È sfruttamento". La linea politica di Democrazia Sovrana e Popolare è chiara: lo Stato "deve tornare a investire in conoscenza, dignità lavorativa e sovranità formativa". 

A Genova, come in tutta Italia, "serve il blocco immediato delle esternalizzazioni dei servizi universitari, con applicazione di contratti pubblici dignitosi e un piano assunzionale nazionale straordinario per stabilizzare almeno il 50% degli professori e ricercatori precari entro il 2026, con criteri trasparenti e meritocratici". 

"È necessaria una riforma del sistema di finanziamento universitario, svincolandolo dalla logica aziendalista della “competizione per i fondi” e una programmazione pubblica e democratica, serve un aumento del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) di almeno il 30% nei prossimi tre anni, da vincolare alla stabilizzazione del personale, un’Università pubblica, libera e sovrana. Non possiamo più permettere che a Genova – città della cultura, della scienza e dell’innovazione – i giovani cervelli siano trattati come usa e getta".

Toscano lancia poi un appello: "Tutti – sindacati, associazioni, studenti, professori – devono unirsi in una battaglia comune per restituire dignità e futuro a chi oggi è precario senza colpa. E chiedo ai cittadini genovesi di scegliere, il prossimo 25/26 maggio, una classe dirigente che difenda i beni comuni e non i profitti privati. Solo una Genova sovrana potrà essere una Genova giusta" conclude Toscano.

I.P.E.


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