Saranno giornate ad alta tensione per la Serie B, e ancor di più per la Sampdoria. Mentre sul campo si attende il verdetto finale del campionato, fuori dal rettangolo verde si agita una tempesta giudiziaria che potrebbe riscrivere completamente la classifica e rimescolare le carte nella corsa salvezza.
Al centro della bufera c’è il Brescia, finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura federale per un’irregolarità legata al pagamento di stipendi e contributi lo scorso febbraio. Secondo quanto emerso, la società lombarda avrebbe coperto la quota fiscale utilizzando dei crediti d’imposta che si sarebbero poi rivelati inesistenti. Una manovra che, se confermata, rischia di costare cara al club del presidente Massimo Cellino.
Proprio Cellino ha parlato di una truffa subita da parte di una società esterna incaricata della gestione dell’operazione, e ha fatto sapere di voler tutelare legalmente il Brescia. Cosa peraltro annunciata poi in serata anche dal Trapani, società di Serie C che si è definita vittima del medesimo soggetto, col rischio di un'onda d'urto ben più ampia del caso. Ma intanto, la Procura ha chiuso le indagini e fissato l’udienza per giovedì 22 maggio. Sul tavolo, la possibilità concreta di una penalizzazione di quattro punti: un’eventualità che avrebbe un impatto diretto sulla classifica e potrebbe stravolgere gli equilibri finora consolidati.
E qui entra in scena la Sampdoria. Se il Brescia venisse davvero sanzionato, i blucerchiati balzerebbero in avanti in classifica, guadagnandosi la possibilità di giocare lo spareggio salvezza contro la Salernitana, con il Frosinone che si salverebbe senza passare dai play-out.
Ma i vertici della Samp non si starebbero limitando a guardare: la dirigenza del presidente Manfredi starebbe infatti preparando un dossier dettagliato sulle presunte irregolarità del Brescia, sostenendo che la penalizzazione sarebbe dovuta arrivare già mesi fa. Un ritardo che – è la tesi della società ligure – ha compromesso la regolarità dell’intero campionato. A rincarare la dose ci sarebbe anche una questione di equità sportiva: mentre la Salernitana ha continuato ad allenarsi in vista dei play-out, la Samp aveva momentaneamente sospeso le attività, salvo poi riprendere gli allenamenti a Bogliasco. Una disparità che potrebbe incidere sulla preparazione delle squadre e inasprire ulteriormente le tensioni.
In questo clima incandescente, sul tavolo della Lega B si fa strada anche un’ipotesi clamorosa: portare il campionato a 22 squadre per la stagione 2025-2026. Una soluzione tampone che consentirebbe sia al Brescia che alla Sampdoria di rimanere in categoria, con la retrocessione limitata a Cittadella e Cosenza. Una scelta d’emergenza per frenare il caos e scongiurare una pioggia di ricorsi.
Per ora, si resta nel campo delle ipotesi. Ma una cosa è certa: il destino della Serie B non si deciderà soltanto sul campo, ma anche e soprattutto nelle aule dei tribunali.














