Tremila e cinquecento mozziconi raccolti in appena un’ora tra spiaggia e strade del Porticciolo di Nervi. Ma il bilancio complessivo sale a 7.500 “cicche” recuperate grazie al contributo di altre realtà del territorio, tra cui PuliAMO la Foce e American International Women’s Club. Un risultato concreto, ma anche simbolico, per la nuova tappa dell’iniziativa “Il mare comincia qui”, che coinvolge studenti, scienziati, tecnologie robotiche e istituzioni locali nella lotta all’inquinamento da mozziconi.
Protagonisti dell’evento sono stati circa trenta studenti e insegnanti dell’International School of Genoa (ISG), con il supporto del centro sportivo SAL, di OUTBE, dell’Università di Genova e dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), sotto il patrocinio del Comune di Genova e del Municipio IX Levante. Tra loro anche volontari di associazioni come Comitato Pegli Bene Comune.
Ma a catturare l’attenzione è stato anche il robot “VERO”, prototipo sviluppato dall’IIT: una macchina quadrupede “mangia-mozziconi”, capace di muoversi su sabbia e asfalto per raccogliere rifiuti di piccole dimensioni. La presenza del robot ha dimostrato come l’innovazione tecnologica possa contribuire concretamente alla protezione ambientale.
Durante l’iniziativa, gli studenti hanno anche analizzato campioni di acqua marina con l’aiuto di OUTBE, utilizzando microscopi per osservare la presenza di microplastiche, lenze, frammenti di reti da pesca. Le analisi hanno evidenziato una diffusione preoccupante di plastiche invisibili nelle acque costiere.
Il cuore del progetto, però, non si ferma alla raccolta. Gli studenti dell’ISG propongono ora una strategia strutturata per il riciclo dei mozziconi, partendo dal dato che il 60% del loro materiale è acetato di cellulosa, una plastica che può essere trasformata in occhiali, imbottiture, tessuti tecnici. Il modello di riferimento è Re-Cig, azienda italiana che già trasforma le “cicche” in oggetti d’uso.
Il partenariato chiede al Comune di avviare un progetto pilota a costo contenuto per il riciclo locale dei mozziconi e invita AMIU e l’amministrazione a sfruttare le opportunità della Direttiva europea sulle plastiche monouso (EU SUP 2021), che consente di scaricare i costi sui produttori. Ad oggi, però, “nessuna amministrazione italiana si è ancora avvalsa dei benefici previsti dalla normativa”, sottolineano gli organizzatori.
Secondo dati recenti, un solo mozzicone può inquinare 1000 litri d’acqua, e rappresenta il rifiuto plastico più diffuso nei mari: oltre il 40% dei rifiuti marini è costituito da filtri di sigaretta, e in Italia se ne producono circa 13.000 tonnellate all’anno.
Il progetto “Il mare comincia qui” è cresciuto nel tempo, coinvolgendo una rete sempre più ampia di partner: Istituto Nautico San Giorgio, OUTBE, IIT, Università di Genova, AIWC Genova e Roma, Re-Cig, Acquario di Genova, UNICEF e il progetto europeo ProBleu. Il tutto con il riconoscimento di UNESCO e con il sostegno attivo di cittadini e scuole.
Nel prossimo autunno è prevista l’installazione al Porto Antico di Genova di un totem informativo trilingue (italiano, inglese e genovese), collegato alla vasca tematica dell’Acquario “Il mare che non vogliamo”. Sarà un punto di sensibilizzazione permanente per cittadini e turisti, per non dimenticare che anche un piccolo gesto – come spegnere correttamente una sigaretta – può fare la differenza per il mare.