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Politica | 03 luglio 2025, 19:00

Municipio Medio Ponente, Avs definisce la sua posizione: "Saremo una voce libera: non daremo sostegno cieco alla maggioranza"

Dopo la prima seduta del nuovo consiglio, il secondo partito più votato del territorio, terza forza politica in coalizione, denuncia il mancato riconoscimento del consenso elettorale e promette un ruolo "indipendente" sui temi chiave per la comunità. La consigliera e portavoce di Europa Verde Giorgia Parodi: "Non si scavalca il consenso dei cittadini"

Municipio Medio Ponente, Avs definisce la sua posizione: "Saremo una voce libera: non daremo sostegno cieco alla maggioranza"

Si è svolta oggi, giovedì 3 luglio, la prima seduta del consiglio municipale del Medio Ponente, che ha visto l’elezione dei vicepresidenti e la composizione della nuova giunta. Tra i protagonisti della giornata politica anche Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), terzo partito più votato nel territorio, che però ha manifestato insoddisfazione per le modalità delle nomine degli assessori e per il mancato riconoscimento del peso elettorale del partito, riconosciuto dall'espressione del voto cittadino. 

Nel corso del consiglio, Avs ha espresso la propria posizione attraverso la consigliera e coportavoce di Europa Verde, Giorgia Parodi, che ha sottolineato come “non si scavalca il consenso dei cittadini”, facendo riferimento alla scelta della giunta municipale e alle candidature scartate. “Avevamo proposto Massimo Romeo come presidente, ma per il bene della coalizione abbiamo fatto un passo indietro a pieno favore di Ceraudo – ha spiegato Parodi – ci aspettavamo un ritorno di rispetto nelle nomine, che invece non c’è stato”.

La delusione nasce soprattutto dalla mancata nomina di assessori di Avs, nonostante il sostegno significativo ottenuto sul territorio: “Sono stati eletti tre assessori con meno di cinquecento voti complessivi, mentre io da solo ne ha ricevuti 640 – ha puntualizzato Massimo Romeo, che ha rinunciato alla propria posizione in Municipio per approdare nell'Aula Rossa nei panni di consigliere comunale – e questa situazione falsifica la rappresentatività del municipio”.

Alleanza Verdi e Sinistra si prepara quindi a un ruolo libero e critico, senza sostegno automatico alla maggioranza: “Valuteremo ogni delibera singolarmente, portando avanti le istanze dei cittadini che ci hanno votato – ha aggiunto Parodi – sui temi caldi come il progetto Esselunga, il forno elettrico a Cornigliano, l’Ilva e la sanità, saremo la voce di chi ha riposto fiducia in noi”.

Proprio sul forno elettrico, durante il consiglio ha presentato un'espressione di sentimento la consigliera Avs Maria Curcio: "Credo di potermi esprimere a nome di tantissimi corniglianesi preoccupati da ciò che si legge oramai da tempo in merito al forno elettrico a Cornigliano. Agli stessi, durante le campagne elettorali hanno creduto nella promessa di instaurare nuovamente un confronto tra cittadini ed istituzioni. Non è più accettabile sentire frasi del tipo 'oramai non si torna indietro' oppure 'il blocco dei lavori implicherebbe penali troppo onerose a carico dei cittadini'. Non siamo contro il lavoro, ma non possiamo farci ricattare o essere obbligati a scegliere tra lavoro e salute. Cornigliano ha pagato e continua tuttora a pagare un prezzo troppo alto. Non vi è famiglia che non abbia avuto perdite o malati di cancro per le siderurgie alle case. Cornigliano non può continuare ad essere la soluzione per tutto ciò che in altri quartieri sarebbe impensabile proporre. Inutile continuare a recriminare sulle servitù del passato imposte sia dalla destra e dalla sinistra. Auspico quindi che venga al più presto convocata un'assemblea pubblica, espressione del volere e del benessere dei cittadini di Cornigliano, sperando ci sia unione nel dire 'no' al forno elettrico a Cornigliano che aprirebbe la strada ad altri progetti impattanti sulla salute dei cittadini". 

Così, Avs rimarca il proprio impegno verso il territorio: “Non è una questione di poltrone, ma di rispetto per l’espressione popolare. Ci chiediamo perché tanti cittadini non vadano a votare, ma chi si è impegnato a farlo deve vedere riconosciuto il proprio consenso”.

Federico Antonopulo


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