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Municipio Medio Levante | 15 luglio 2025, 08:00

Dal decoro urbano alla sicurezza, passando per mobilità e Waterfront: le sfide di Anna Palmieri per il nuovo mandato nel Medio Levante

La neo rieletta presidente racconta gli obiettivi per il futuro: “Ci abbiamo sempre messo la faccia, la gente ha visto il nostro impegno: per questo ci hanno dato fiducia”

Dal decoro urbano alla sicurezza, passando per mobilità e Waterfront: le sfide di Anna Palmieri per il nuovo mandato nel Medio Levante

All’ultima tornata elettorale il Medio Levante ha rinnovato la fiducia nella sua presidente, Anna Palmieri, che è tornata alla guida del Municipio forte dell’appoggio dei cittadini e con il desiderio di portare avanti il lavoro intrapreso. In giunta con lei ci sono il vicepresidente Luca Rinaldi, esponente di Noi Moderati, confermato nel ruolo e assessore con deleghe a sicurezza, polizia locale e mobilità; Alberto Campanella di Fratelli d’Italia, già consigliere comunale durante il primo mandato del sindaco Bucci; e Paola Cerri della Lega, che ha già ricoperto in passato il ruolo di assessore e vicepresidente di Municipio. 

Non sono però mancate le polemiche sulla rielezione di Campanella, anche da parte dell’ex sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, che ha criticato la nomina dell’ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, definendola una scelta imposta dai partiti nazionali a discapito delle componenti civiche, ed esprimendo dissenso per un episodio avvenuto lo scorso 25 aprile, quando Campanella aveva pubblicato sui social un post provocatorio con il fascio littorio su una vecchia moneta, gesto che Piciocchi ha ritenuto incompatibile con i valori democratici e repubblicani della coalizione. Palmieri, però, è convinta della sua squadra, che punta a garantire continuità e capacità di confronto con la nuova amministrazione comunale. “Sono molto contenta soprattutto della riconferma del mio vicepresidente Luca Rinaldi, con cui abbiamo sempre collaborato in modo organico. Lui è molto conosciuto sul territorio della Foce, io sono più radicata ad Albaro, e insieme abbiamo lavorato anche su San Martino, dove abbiamo avuto riscontro positivo: di tutte le 62 sezioni ne ho perso solo tre, due a San Martino e una alla Foce, segno che il lavoro fatto è stato apprezzato in tutto il territorio” spiega. 

Un risultato che, come sottolinea lei stessa, assume un significato ancora più profondo considerando che il contesto politico generale non era favorevole alla sua linea: “Sono ben contenta di questa riconferma, che considero molto positiva. Il fatto che il mio Municipio abbia raccolto così tanti voti, in un momento in cui la mia parte politica non era favorita, significa che la fiducia dei cittadini è stata confermata e, anzi, rafforzata”. Palmieri attribuisce questo successo innanzitutto a un metodo di lavoro improntato sulla presenza costante e sulla trasparenza: “Io, come tutta la mia giunta, ci abbiamo sempre messo la faccia. Rispondo a tutte le mail, anche se non sempre posso dare risposte soddisfacenti a tutti, perché il Municipio non ha il potere di risolvere ogni cosa. Il nostro ruolo è quello di essere interlocutori tra cittadini e istituzioni, e credo che la gente abbia percepito questa nostra disponibilità”. 

Palmieri riflette anche sul valore della presenza personale, al di là del colore politico: “Credo che sul Municipio conti molto la persona, quello che fai, quello che dici. Io non ho mai amato i social, ma da tre anni li uso proprio per comunicare con i cittadini, per informare su quello che facciamo. Certo, arrivano anche critiche, ma fa parte del gioco: qualcuno si lamenta perché un intervento viene fatto in una zona e non in un’altra, ma spesso non si comprende che c’è una programmazione. La gente vede il nostro impegno”. 

Fra le battaglie che rivendica con orgoglio c’è quella contro l’abbandono dei rifiuti, soprattutto degli ingombranti: “Ho la delega con AMIU e ho lavorato molto in sintonia con la polizia locale. Siamo riusciti a individuare e multare chi abbandonava rifiuti, e penso che le sanzioni da 250 a 500 euro abbiano avuto un effetto deterrente. AMIU offre anche un servizio porta a porta gratuito, quindi non ci sono scuse”. Palmieri riconosce però i limiti delle competenze municipali: “Non abbiamo la bacchetta magica e le nostre funzioni sono limitate, ma sono proprio quelle piccole cose che il cittadino vede e che fanno la differenza, perché è difficile arrivare al sindaco o all’assessore comunale, mentre noi conosciamo bene il territorio”. 

A questo proposito, la presidente ha sempre sollecitato una maggiore collaborazione tra uffici comunali e Municipi: “Noi abbiamo una mappatura precisa delle problematiche e sarebbe importante che gli uffici si interfacciassero di più con noi”. Uno dei temi più sentiti nel Medio Levante è quello del Waterfront e dei lavori a piazzale Kennedy: “Abbiamo già scritto e parlato con chi di dovere, ma vedo tutto fermo. Le montagne di terra lasciate dopo Euroflora dovevano essere rimosse dal Comune, che però si è rifiutato sostenendo che potessero essere inquinate. Le verifiche hanno escluso questa ipotesi, ma la situazione è rimasta bloccata. Solo quando l’area sarà sgomberata potranno riprendere i lavori. Ho chiesto chiarimenti, ma non ho ancora ricevuto risposta, e questo mi dispiace molto perché ho sempre offerto la massima collaborazione. È fondamentale che i lavori riprendano, anche in vista del prossimo Salone Nautico”. 

Il tema dei parcheggi resta centrale: “Il problema della Foce è il parcheggio. Se togli i posti e non completi i lavori, i cittadini sono ancora più arrabbiati. È vero che è bello pensare a un parco urbano, ma se non si termina il lavoro si crea solo disagio”. Palmieri si sofferma anche sulla questione del nuovo polo commerciale che sorgerà al Palasport: “Non mi piace l’idea di un centro commerciale stile Fiumara. Penso alle persone che hanno acquistato casa a cifre altissime e si ritrovano eventi rumorosi o catene di fast food. Vorrei attività di prestigio, ma anche tipiche liguri, che valorizzino il territorio. Genova è una città di mare e dobbiamo pensare sia ai grandi yacht che portano lavoro, sia ai piccoli proprietari di gozzi. Il porticciolo va implementato con nuovi ormeggi, ma bisogna anche scegliere con attenzione le attività commerciali, puntando su qualità e identità”. 

Sul fronte del verde pubblico, Palmieri ricorda la ricchezza di polmoni verdi nel municipio, soprattutto ad Albaro: “Abbiamo tanti parchi e giardini, e lavoriamo per mantenerli e valorizzarli. Quando sono stati aperti i parchi anche la sera per l’ondata di caldo, ho chiesto di essere coinvolta nelle decisioni, ma purtroppo non sempre c’è stata la giusta attenzione da parte del Comune”. 

Il tema della sicurezza è molto sentito, specie dopo i recenti episodi di cronaca verificatisi a Punta Vagno: “Abbiamo segnalato la situazione, soprattutto nel periodo estivo, e lavorato con le forze dell’ordine per affrontare il problema. Negli scorsi mesi abbiamo riqualificato la zona della Chiesa di Santa Maria dei Servi, allontanando situazioni di degrado”.  L’intervento ha portato all’allontanamento di queste persone e a un controllo costante da parte della polizia locale, che ogni mattina verifica la situazione per intervenire prontamente. Palmieri evidenzia però che il problema non è solo quello dell’abbandono, ma anche di alcune aree specifiche, come quella vicino al ristorante Giacomo, dove si trovano container abbandonati trasformati in rifugi per persone senza tetto, con situazioni problematiche che richiedono un intervento coordinato tra Comune, autorità portuale e demaniali: “Stiamo cercando una soluzione anche per proporre una spiaggia per cani, che sarebbe molto apprezzata dai residenti”. La presidente ha sottolineato l’importanza di un dialogo costante con l’assessore Arianna Viscogliosi, che ha preso contatti con Prefetto e Questore per garantire un intervento risolutivo e la rimozione di queste situazioni di degrado. 

Palmieri non manca di sottolineare le criticità del trasporto pubblico: “I bus della linea 31 e il 42 sono spesso molto pieni, soprattutto in estate, e le corse vengono ridotte proprio quando servirebbero di più. La mobilità è un tema su cui bisogna lavorare, anche perché spostarsi in macchina non è sempre la soluzione migliore”.  Guardando al futuro, Palmieri racconta i suoi sogni per il Municipio: “Vorrei vedere il Waterfront finalmente completato, strade e marciapiedi senza buche, aiuole curate e meno spazzatura. Stiamo facendo tanti patti di collaborazione con A.S.Ter. e abbiamo deciso di intervenire sulle zone più problematiche, anche se non sempre si riesce a rifare tutto. È una politica di piccoli passi, ma la gente apprezza”. 

Sul tema del decentramento amministrativo, la presidente esprime qualche perplessità: “Benissimo più soldi, ma se poi vengono tolti da altri capitoli e la burocrazia rallenta gli interventi urgenti, rischiamo di avere le mani legate. Il nostro obiettivo resta la sicurezza e la funzionalità delle scuole, ma se devo programmare tutto con largo anticipo e poi succede un’emergenza, non posso intervenire tempestivamente come facevo prima. Abbiamo sollevato il problema, ora si sta discutendo con i tecnici, ma è fondamentale che i fondi siano gestibili con flessibilità”. 

Palmieri sottolinea il valore dell’esperienza amministrativa: “I nuovi presidenti sono bravissimi, ma serve tempo per conoscere davvero le esigenze dei quartieri. Solo vivendo il territorio si capiscono le priorità. Ho visto che anche colleghi di schieramenti diversi condividono le stesse idee, perché alla fine ciò che conta è la conoscenza concreta dei problemi”. 

In chiusura, la presidente ribadisce la volontà di continuare a lavorare con impegno e passione: “Non ho la bacchetta magica, ma voglio vedere realizzati questi obiettivi, un passo alla volta, ascoltando i cittadini e puntando su una politica di piccoli interventi concreti. La fiducia che mi è stata rinnovata è il motore del nostro lavoro”.

Chiara Orsetti


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