Mondo del basket e dello sport tutto in lutto per la scomparsa a soli sessantotto anni di Marco Bonamico, leggenda della pallacanestro italiana, morto questa notte all’ospedale Bellaria di Bologna a seguito di una lunga malattia.
Soprannominato il ‘Marine’, Bonamico è stato uno dei giocatori più importanti e bravi della storia dello sport italiano, vedendo i colori del Bologna sia Virtus sia Fortitudo.
Genovese di nascita, classe 1957, ha battuto i parquet di tutto il mondo nel ruolo di ala facendo segnare numero da record: in 21 stagioni di serie A (1973-1994, 686 match) resteranno nella bacheca della pallacanestro italiana, 7817 punti, due scudetti con la Virtus Bologna (1976 e quello della stella del 1984) e due Coppe Italia (1984-1989).
Una carriera iniziata tardi e quasi per caso. Nel corso delle scuole medie, il professore aveva fatto costruire un canestro per giocare in palestra ma Bonamico ha preferito rimanere centro boa a Genova.
Il debutto in serie A a 16 anni grazie a Dan Peterson. Già nella stagione 1974/75 la chiamata in nazionale al posto di Benelli.
Il debutto nello 'starting five' di Bonamico fu, però, un flop: in sette minuti, tre falli e zero punti. Per tanti il suo cognome veniva simpaticamente storpiato nell'americano 'Goodfriend'. Il momento più alto della carriera di Stadio Olimpijskij di Mosca, allora Unione Sovietica, erano i Giochi dell'orsacchiotto 'Misha' ma anche del boicottaggio occidentale, alle 20,15 locali va di scena la finale olimpica Jugoslavia-Italia. I campioni uscenti, gli Stati Uniti, non c'erano per boicottaggio. Gli slavi si presentano nel ruolo di campioni del mondo, gli azzurri mai sul podio olimpico o iridato. Per i ragazzi di Sandro Gamba essere approdati in finale era già stata un'impresa. Di quel indimenticato gruppo - c'erano anche il playmaker Pierluigi Marzorati, Renato Villalta (29 punti in quella finale), Dino Meneghin, Mike Sylvester - faceva parte anche Marco Bonamico. A trionfare fu la Jugoslavia per 86 a 77.
L'Italia della pallacanestro quel giorno scrisse il capitolo più importante della sua storia. Quell'argento di Mosca '80 venne bissato ai Giochi di Atene il 28 agosto del 2004 con Marco presente all'Olympic Indoor Hall di Amarousio nelle vesti di commentatore tecnico della Rai al fianco della 'voce del basket', Franco Lauro. Bonamico la stagione dopo l'argento olimpico risultò il top scorer della finale di Eurolega che Virtus perse, per un punto, contro il Maccabi di Tel Aviv. In maglia azzurra ha giocato 154 partite con 754 punti realizzati. Il cestista genovese è stato uno dei trascinatori del trionfo dell'Italia agli Europei del 1983 contro la Spagna. 'Cabala' di Marco, baciare il primo pallone col quale effettuava la 'ruota' nel pre-partita.
Nella sua carriera tante maglie, Virtus, Fortitudo, Siena, Olimpia Milano, ancora Virtus, Napoli, nuovamente Virtus, Forlì ed Udine.
Ritiratosi a 38 anni fu subito nominato commissario del sindacato dei giocatori di basket (Giba), divenendone dopo qualche tempo anche presidente. Nel febbraio 2009 è stato eletto presidente della Legadue (seconda lega professionistica nazionale), all'unanimità e per alzata di mano, durante l'assemblea delle società, per succedere al dimissionario Valentino Renzi approdato in Lega di Serie A. Il presidente federale Giovanni Petrucci, "commosso e colpito dalla notizia, a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana", è vicino alla famiglia, alla signora Clara e alla figlia Elena.
IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE BUCCI
"La Liguria e lo sport italiano perdono oggi una figura straordinaria, il cui nome resterà per sempre nella storia della pallacanestro. Marco Bonamico, genovese di nascita, è stato un campione autentico, capace di lasciare un segno profondo sia sul campo - con due scudetti, due Coppe Italia, un argento olimpico e un oro europeo - sia fuori dal parquet, nelle vesti di dirigente sportivo e telecronista. La sua passione, la sua competenza e la sua umanità lo hanno reso un punto di riferimento per generazioni di sportivi. La Liguria lo ricorda con affetto e riconoscenza, anche per l'impegno profuso nel promuovere i valori dello sport nella nostra regione. Alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato va il più sentito cordoglio dell'intera Giunta regionale". Così il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, ricordando Marco Bonamico, giocatore genovese di pallacanestro scomparso nella notte a 68 anni.
IL CORDOGLIO DELLA SINDACA SILVIA SALIS
"Oggi Genova e il mondo dello sport italiano perdono una figura importante, Marco Bonamico, genovese di nascita, che ha scritto pagine memorabili nella storia del nostro basket. Con due scudetti, due coppe Italia, un argento olimpico e un oro europeo, 'il marine' ha dato tanto a questo sport, sia come atleta che come dirigente e commentatore tecnico". Così la sindaca di Genova, Silvia Salis, a nome di tutta la giunta e dell'amministrazione comunale, appresa la notizia della scomparsa di Marco Bonamico.
"La sua passione e il suo impegno lo hanno reso una figura di riferimento per tanti atleti e appassionati. Genova lo ricorderà con affetto e profonda gratitudine: esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto", conclude Salis.














