Lotta e umiltà, armi indicate alla vigilia da mister Vieira come essenziali per cercare punti, non sono mancate. Non bastano però al Genoa per strappare qualcosa alla Juventus, alla quale è invece sufficiente una sbavatura della difesa rossoblù su di un calcio piazzato per conquistare l'1-0 e l'intera posta in palio al “Ferraris”, nella gara duemila della storia del Vecchio Balordo in Serie A.
Restano gli applausi della Gradinata Nord e dello stadio, ma anche quel senso d'incompiutezza della fase offensiva. Faticano a pungere gli avanti e, come col Lecce, i tiri in porta si segnano sul tabellino col contagocce. Un problema che il tecnico dovrà risolvere col solo lavoro, senza l'ausilio del mercato, chiuso in entrata dal ds Ottolini ai microfoni di Dazn nel prepartita.
Davvero scorbutico l'avvio di gara, con Vieira che nell'undici titolare sorprende un po' tutti schierando Ellertsson come trequartista destro davanti a Norton-Cuffy per equilibrare le mancanze in copertura evidenziatesi con Carboni, dirottato stavolta al centro con Stanciu largo a sinistra. Una mossa che sembra riuscire a contenere le ripartenze bianconere, giocando i rossoblù praticamente uomo su uomo sugli attaccanti bianconeri.
E pure il reparto avanzato pare giovarne, tanto che la prima grossa occasione del match al 26' è proprio per l'islandese ex Venezia, bravo a saltare João Mario non altrettanto ad azzeccare l'angolino trovando Di Gregorio. La vera replica juventina arriva solo al 39' dal limite dell'area con Thuram, murato così come Gatti che, portatosi avanti sull'angolo, resta in proiezione offensiva e trova la gran risposta di Leali.
Tutto però nasce dalla sinistra, dove Yildiz nello stretto mette in difficoltà la retroguardia genoana. Tocca ancora all'estremo difensore di Vieira salvare i suoi al 42' proprio sul tiro-cross del turco, con David che manca poi il tap-in decisivo.
Passano i minuti, si aprono prevedibilmente gli spazi. Ed è Ellertsson a campo aperto l'uomo più pericoloso del Genoa, prima al 49' riuscendo ad arrivare alla conclusione, murata però da João Mario, e poi scattando sul filo del fuorigioco fino a servire Stanciu che però incespica sulla palla (60').
Comincia allora il valzer delle due sostituzioni con Tudor che azzecca la mossa giusta per sbloccarla mandando in campo Vlahovic. Al 73' il serbo si esibisce nella specialità della casa, il colpo di testa, potendo saltare quasi in solitaria sull'angolo calciato da Kostic. Ed è allora che si palesa il maggior problema del Grifone: trovare la via per andare a preoccupare seriamente l'avversario.
Non bastano le sostituzioni a Vieira per riuscire a trasformare in qualcosa di concreto un baricentro che si alza ma che dimostra come le polveri anche dei subentrati Vitinha, Ekuban ed Ekhator siano decisamente bagnate, con la sfortuna che ci mette lo zampino in pieno recupero sulla traversa colpita di testa da Masini. Un punto sul quale provare a lavorare nelle ultime ore di mercato ma, soprattutto, nelle due settimane di sosta prima delle non certo agevoli trasferte di Como e Bologna.
IL TABELLINO
GENOA-JUVENTUS 0-1
Reti: 73' Vlahovic
Genoa (4-2-3-1): Leali; Norton-Cuffy, Østigård, Vasquez, Martin; Frendrup (77' Ekhator), Masini; Ellertsson (77' Vitinha), Carboni (65' Malinovskyi), Stanciu (65' Thorsby); Colombo (78' Ekuban).
A disposizione: Siegrist, Sommariva; Messias, Grønbæk, Sabelli, Marcandalli, Cuenca, Fini, Venturino.
Allenatore: P. Vieira.
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Bremer, Kelly; Kalulu, Locatelli (62' Koopmeiners), K. Thuram, João Mario (62' Kostic); Conceicao (83' Gonzalez), Yildiz (90' McKennie); David (62' Vlahovic).
A disposizione: Pinsoglio, Fuscaldo; Adzic, Rugani.
Allenatore: I. Tudor.














