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Attualità | 20 settembre 2025, 10:00

Miasmi e disagi a Carignano, residenti chiedono soluzioni di vivibilità

Interessati anche i quartieri di Foce e Albaro. Indagini del Comune in corso, ma l'origine degli odori è ancora un giallo: si ipotizzano cantieri, fogne o ristagno di acque

Foto Benoit Porte Facebook

Foto Benoit Porte Facebook

Miasmi e odore insopportabile di natura incerta, ma che nelle tempistiche è spuntato a tratti da almeno 3 anni. Da settimane Carignano, ma anche la zona Foce fino a qualche area di Albaro vive immersa in un giallo olfattivo, del quale ad ora non c'è spiegazione. Non ne ha il Comune che sta procedendo a verifiche per identificare la fonte del problema, non ne hanno i tecnici che cercano l'origine. E non ne hanno nemmeno i residenti, che inorriditi chiudono le finestre. Non deriverebbe dal depuratore, non ci sarebbero ad ora cause accertate né una sorgente unitaria. Ma i residenti, dopo aver visto sollevare il caso in consiglio comunale, chiedono soluzioni. Non solo e unicamente per l'odore.
"Passeggiando per Carignano - fa il quadro un residente - in questo periodo si sentono solo rumori costanti di lamiere, trapani e flessibili, ruspe e camion. Si vedono polvere, sporco ed erbacce ovunque. L’odore è un misto tra asfalto fresco e puzza di fogna e aggiungiamo poi la chiusura di Corso Mentana, la mancanza dei parcheggi a causa dei cantieri e il Salone Nautico che genericamente apporta aumento di traffico e occupazione di parcheggi".
E di più: tra i cantieri, mancanza di spazi dedicati al quartiere, nuova viabilità e eliminazione di decine di parcheggi, "la puzza di fogna, di cui ormai da due settimane si parla e soprattutto si sente la presenza costante, è sicuramente un ottimo biglietto da visita per Genova e ovviamente insopportabile per i genovesi. L’aspetto più assurdo è che non si conoscano le cause e quindi nemmeno la cura", continua la lettera di denuncia.
Ma qual è la situazione, quando si è manifestata? Almeno tre anni fa secondo chi abita qui, una delle zone più eleganti della città.
"Ieri è stato il primo senza puzza dal 2 settembre". Lo racconta Lella Trotta, storica sindacalista genovese della Uil, questa volta nelle vesti di residente.  
"Il fetore - dice - è durato almeno 10 giorni ininterrotti, insopportabile, percepibile in Carignano, alla  Foce e da qualcuno avvertito anche ad Albaro. Non sappiamo da dove venga ma personalmente l'ho iniziato ad avvertire almeno 3 anni fa in corrispondenza dei lavori di scavo in area Waterfront".
Secondo qualcuno l'odore ricorderebbe quello che si registra in alcune aree del porto antico, in determinati momenti dell'anno, in particolare quelli più caldi. Forse l'acqua stagnante, fatto sta che si avverte maggiormente nel periodo di settembre.
"Forse il caldo, le piogge, ma l'odore è insopportabile - continua Trotta- non c'è un punto in cui si senta di più o di meno: è diffuso. In viale Aspromonte e corso Mentana la gente è inorridita. Ma 4 anni fa non c'era. Chissà che non sia il ristagno dell'acqua di mare sporca o del Bisagno".
Il Comune sta effettuando sondaggi nell'area per cercare di risalire alla causa, mentre i tecnici sono a caccia di un'origine però chi vive in zona e negli ultimi giorni nonostante il ritorno del caldo si è trovato barricato in casa per resistere all'aria insopportabile chiede accertamenti e soluzioni pratiche. Per tornare a respirare.

Valentina Carosini

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