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Sport | 21 settembre 2025, 08:10

Sampdoria: incubo senza fine, ma Donati non getta la spugna: “Puniti dagli episodi, dobbiamo continuare a lottare”

Quarto ko in quattro gare, ma il tecnico blucerchiato resta per il momento al timone della squadra: “I rigori si possono sbagliare, il rosso a Cherubini però non è accettabile”

Foto G. Siri

Foto G. Siri

Situazione sempre più pesante in casa Sampdoria. Il ko di Monza, maturato al termine di una gara in cui i blucerchiati sono riusciti a complicarsi la vita da soli in più circostanze - il rigore fallito da Barak e la gratuita espulsione di Cherubini nel primo tempo gli episodi chiave che hanno condizionato la prestazione all'U-Power Stadium - affossa ancor di più la squadra di Donati in fondo alla classifica, con la casella dei punti inchiodata a quota zero. 

Società, squadra e allenatore restano nel mirino di una tifoseria stanca e inferocita, con la posizione del tecnico ex Legnago sempre più in discussione, nonostante sia difficile attendersi scossoni a stretto giro di posta, che andrebbero a bocciare definitivamente le cervellotiche scelte estive della dirigenza e dell'algoritmo: "I ragazzi hanno dato tutto, li ho ringraziati al fischio finale - il pensiero del tecnico doriano - non ci sta girando nulla per il verso giusto, dobbiamo solo continuare a lottare, contro ogni situazione e ogni episodio, cercando di portarlo a nostro favore. L'unico piccolo segnale positivo è aver visto l'atteggiamento della squadra, che fino alla fine ha cercato di raggiungere almeno il pari, bisogna però ribaltare in fretta questa situazione". 

Nell'economia della gara, in cui la Samp è stata ridisegnata con un 3-4-2-1, pesano gli errori dei singoli: "I rigori si sbagliano, l'espulsione invece mi fa arrabbiare parecchio, perchè va a rovinare tutti i sacrifici che facciamo durante la settimana. E' stato un errore di un ragazzo che si perdona, ma non va assolutamente fatto. Peccato aver subito gol a difesa schierata, abbiamo poi cercato di spingere nel tentativo di raddrizzarla, ma non è bastato". 

Difficile trovare la chiave giusta per invertire un trend negativo ormai cronico, tra moduli e interpreti continuamente ruotati: "Non ci sono alternative al lavoro, bisogna solo spingere con ancora più convinzione: nel calcio le cose possono cambiare in fretta, dobbiamo crederci e andare avanti con grinta e carattere". 

Paolo Garassino


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