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Sanità | 01 ottobre 2025, 15:59

Sanità ligure, Uil Fpl: “Carenza di personale, stress e aggressioni spingono gli operatori alla fuga”

Il sindacato denuncia condizioni di lavoro insostenibili: "Turni massacranti, burnout in aumento e giovani che scelgono l’estero. Servono fatti concreti, non solo parole"

Sanità ligure, Uil Fpl: “Carenza di personale, stress e aggressioni spingono gli operatori alla fuga”

La Uil Fpl di Genova e Liguria lancia l’allarme: la carenza di personale e l’aumento delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari stanno alimentando un preoccupante fenomeno di fuga dal servizio sanitario regionale. La sindacato sottolinea come lo stress e i rischi professionali elevati stiano provocando un incremento dei casi di burnout e patologie correlate al lavoro.

In questo contesto, la consigliera regionale Katia Piccardo ha ottenuto il voto favorevole della giunta per un ordine del giorno che prevede il ripristino della presenza costante delle forze dell’ordine nei Pronto Soccorso, una misura ritenuta fondamentale per tutelare il personale. La Uil Fpl ricorda come, già da tempo, abbia dichiarato lo stato di agitazione del personale dei Pronto Soccorso genovesi e partecipi attivamente ai tavoli di confronto in Prefettura insieme alla Fp Cgil.

“Siamo pronti a sostenere qualsiasi azione politica volta a difendere chi, con senso del dovere e professionalità, garantisce la salute ai cittadini - dichiarano Milena Speranza, segretaria generale Uil Fpl Liguria, e Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova - Ma servono fatti concreti, non solo parole, per migliorare le condizioni di lavoro e fermare la fuga dei giovani verso l’estero, dove retribuzioni e condizioni professionali sono migliori”.

La sindacato chiede un piano straordinario di assunzioni e un adeguamento della valorizzazione professionale ed economica, evidenziando come l’ultimo rinnovo contrattuale, al quale Uil Fpl non ha apposto la firma, non abbia risolto i problemi. Senza interventi significativi, avvertono i sindacalisti, il Servizio Sanitario Regionale continuerà a essere sotto pressione, a discapito di pazienti e professionisti.

Redazione

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