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Attualità | 03 ottobre 2025, 08:00

L’Italia scende in piazza, oggi sciopero generale. Ecco chi si ferma e quando

Cgil e Usb proclamano l’astensione dal lavoro. Corteo a Genova in difesa della Global Sumud Flotilla: “Colpo all’ordine costituzionale”

L’Italia scende in piazza, oggi sciopero generale. Ecco chi si ferma e quando

Sarà una giornata caratterizzata da manifestazioni e astensione dal lavoro quella di oggi, venerdì 3 ottobre. Lo sciopero generale proclamato da Cgil e Usb riguarderà tutti i settori, pubblici e privati: uffici, fabbriche, pubblica amministrazione, scuola e sanità. La protesta si lega al sostegno alla Global Sumud Flotilla, all’affermazione dei valori costituzionali e alla richiesta di solidarietà per Gaza.

Una presa di posizione netta da parte della popolazione che, nel rispetto della normativa, garantirà i servizi minimi essenziali.

Il comparto dei trasporti sarà quello più colpito.

  • Treni – Il personale ferroviario ha incrociato le braccia dalle 21 di ieri, 2 ottobre, fino alle 20.59 di oggi. Saranno comunque garantiti i collegamenti a lunga percorrenza e i regionali nelle fasce di garanzia 6-9 e 18-21.
  • Trasporto pubblico locale – Autobus, tram e metropolitane si fermeranno per 24 ore, con fasce di garanzia stabilite a livello locale. Amt ha fatto sapere che per il servizio urbano sarà garantito nelle fasce : 6.00-9.00 e 17.30-20.30. Il personale di biglietterie e servizio clienti si asterrà per l’intero turno. Il trasporto provinciale è garantito nelle fasce: 6.00-9.00 e 17.00-20.00. Biglietterie chiuse con orario 9.00-16.30. Ferrovia Genova-Casella (bus sostitutivo) Servizio garantito nelle fasce: 6.30-9.30 e 17.30-20.30. Biglietteria chiusa per l’intero turno.  I servizi convenzionati per persone con disabilità saranno regolarmente garantiti.
  • Trasporto aereo – Lo stop è previsto dalle 00.01 alle 24, con fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Voli cancellati o in ritardo, salvo quelli inseriti nella lista dei servizi minimi. Si fermeranno anche i controllori di volo, eccetto quelli comandati in servizio.
  • Porti e marittimo – Nei porti i lavoratori si asterranno per un’intera giornata lavorativa. Nel trasporto marittimo si prevedono ritardi fino a 24 ore alla partenza delle navi, escluse le tratte considerate essenziali.
  • Autostrade – I casellanti e il personale autostradale hanno aderito allo sciopero dalle 22 di ieri sera.
  • Taxi – Astensione totale o parziale dalle 00.01 alle 24.

Lo sciopero non risparmierà i servizi essenziali.

  • Sanità – Lo stop durerà per tutta la giornata: dall’inizio del primo turno fino alla fine dell’ultimo. Verranno comunque garantite le urgenze e le attività indispensabili.
  • Vigili del fuoco – Sciopero di 4 ore per il personale turnista (9-13), mentre per i lavoratori giornalieri e amministrativi l’astensione durerà l’intera giornata.
  • Scuola – L’astensione riguarderà tutto il personale scolastico. Secondo la Cgil, “i dirigenti potranno adottare misure organizzative per garantire il servizio, ma se l’adesione sarà massiccia le scuole potrebbero restare chiuse”.
  • Logistica e merci – Si fermano anche gli addetti al trasporto merci, alla logistica, agli appalti ferroviari (pulizie, ristorazione, accompagnamento notturno), all’autonoleggio e agli impianti a fune. Verranno garantiti solo i servizi indispensabili.

A Genova, la giornata sarà scandita dal corteo organizzato dalla Cgil e dai sindacati di base. Il raduno è previsto alle 8 al Terminal Traghetti, per poi muovere verso il centro città.

“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani – denuncia la Cgil – rappresenta un fatto di gravità estrema. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma un colpo inferto all’ordine costituzionale, che ha impedito un’azione umanitaria verso la popolazione palestinese sottoposta a un’operazione di genocidio”.

Il sindacato punta il dito anche contro il governo italiano, accusato di aver “abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque internazionali, violando i principi costituzionali”.

Lo sciopero si annuncia molto partecipato e con inevitabili ripercussioni sul quotidiano, soprattutto per chi deve spostarsi. Cgil e Usb hanno tuttavia ribadito che “in tutti i comparti saranno rispettate le regole sulle prestazioni indispensabili”.

 

Isabella Rizzitano

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