Sono oltre 150 i giovani cavallucci marini della specie Hippocampus hippocampus, nati e cresciuti all’Acquario di Genova, che questa mattina, 29 ottobre 2025, sono tornati nelle acque del Mar Piccolo di Taranto. Il rilascio, avvenuto nella microriserva protetta della Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare (SVAM), rappresenta una nuova tappa del progetto di conservazione avviato nel 2023 per tutelare una delle popolazioni più minacciate del Mediterraneo.
L’iniziativa coinvolge Comune di Taranto, CNR/IAS di Palermo, Università degli Studi di Bari, Rockwool, One Ocean Foundation, Marevivo Puglia e l’Acquario di Genova, che ha curato la riproduzione controllata e la crescita degli esemplari. Ogni cavalluccio, prima del rilascio, è stato fotografato su entrambi i lati del capo per creare una sorta di “carta d’identità” biologica, utile ai ricercatori per il monitoraggio nei prossimi mesi.
Alla cerimonia erano presenti Michele Gristina per il CNR/IAS, Cataldo Pierri e Giuseppe Corriero per l’Università di Bari, Tamara Lazic per la IUCN, e per l’Acquario di Genova la curatrice del settore Mediterraneo Laura Castellano con le biologhe Chiara Arcuri, Natalia Perez e Alessandra Celle. Presenti anche il colonnello Pierluigi Loprete della SVAM, l’assessora all’Ambiente Fulvia Gravame, Maria Tamma di Marevivo Puglia, Gianni De Vincentis del WWF Taranto e Marco Dadamo, direttore del Parco naturale del Mar Piccolo.
Il progetto, oggi alla sua seconda fase, ha già riportato in mare oltre 400 cavallucci marini delle due specie mediterranee (Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus). Dopo anni di drammatico declino, con una riduzione del 90% delle popolazioni, questa collaborazione scientifica e istituzionale rappresenta una concreta speranza per il ripopolamento e la tutela di un ecosistema unico.
L’Acquario di Genova, dal 2023, ospita una sala espositiva dedicata ai cavallucci marini, dove viene raccontato il progetto e l’impegno per la loro salvaguardia, trasformando la ricerca in un messaggio di educazione ambientale e conservazione condivisa.














