La delega regionale ai Trasporti è forse una delle più complicate. Marco Scajola, esperto politico e amministratore, alla quarta legislatura in Regione, sempre eletto come il più votato, sta mettendo in campo capacità e determinazione nel gestirla, senza dimenticare che di deleghe ne ha undici.
Non fa sconti a Trenitalia, con una penale da record che ammonta a oltre 4,4 milioni di euro, la più alta di sempre. Lo si apprende dal decreto firmato in queste ore dalla direzione Trasporti dell'ente regionale che, secondo quanto previsto dal Contratto di servizio, eleva ogni anno una multa all'azienda ferroviaria in base ad alcuni canoni prestabiliti tra i quali, ovviamente: puntualità, pulizia e affidabilità.
Un anno fa la stessa sanzione era stata di 3,2 milioni di euro, oltre un milione dunque il delta, frutto anche di un approccio deciso che caratterizza l’assessore.
Scajola, da un anno a questa parte, pur collaborando strettamente e inevitabilmente con Trenitalia, sta ottenendo risultati importanti, non risparmiando, ove necessario, momenti di confronto acceso e anche di "pugno di ferro". Al tempo stesso, da politico ormai navigato, si è premurato fin dal primo giorno di mandato di coinvolgere in ogni decisione pendolari e consumatori, formando così un blocco unico al tavolo con ferrovie e diventando un riferimento forte per gli utenti.
Non può infatti essere ascritto al caso l'avvio dell'atteso, a tratti sospirato, adeguamento elettrico di Ventimiglia che sta portando in tutta la provincia di Imperia treni di ultima generazione che, in questi anni, l'estremo ponente aveva visto solo con il binocolo. Discorso simile vale per il centro manutenzione di Savona, investimento da oltre 40 milioni di euro, il ritorno del treno turistico Roma-Marsiglia che in estate, sempre a detta dello stesso Scajola, dovrebbe essere rinnovato e ampliato nella frequenza e in generale per le relazioni con la Francia, tornate a essere costanti e proficue.
Non si possono poi dimenticare l'ottenimento dello storico treno ogni ora da Genova a Milano con riflesso sulle riviere e la gestione, sulla stessa tratta, del cantiere estivo sul ponte Po. Annunciato come si fa con i peggiori drammi e rivelatosi poi, grazie a una buona e autorevole organizzazione, un problema gestibile.
Rimane aperto il nodo infrastrutturale con progetti che, va detto, passano spesso sopra la testa della stessa Regione. Lo sblocco del raddoppio Finale-Andora, l'inaugurazione del quadruplicamento nel nodo genovese e la luce in fondo al tunnel del sestuplicamento fanno, comunque, ben sperare.














