Per il Capodanno 2025, a Genova fuochi d’artificio, petardi e botti restano consentiti. Il Tar Liguria ha infatti sospeso l’ordinanza con cui la sindaca Silvia Salis aveva tentato di vietare l’utilizzo e la detenzione di artifici pirotecnici durante le festività natalizie e, in particolare, nella notte di San Silvestro.
Il provvedimento del tribunale amministrativo accoglie la richiesta di sospensiva avanzata da alcune aziende del settore, consentendo così lo svolgimento regolare delle attività di vendita e l’uso dei prodotti pirotecnici per la fine dell’anno. La discussione nel merito è stata fissata al 9 gennaio, quando però il periodo interessato dal divieto sarà ormai concluso.
Il ricorso è stato presentato dalle società Setti Fireworks S.r.l., Giangiò S.r.l. e Steel Shield Defense S.r.l., assistite dall’avvocato Marcello Giuseppe Feola di Salerno. Le imprese hanno impugnato l’ordinanza firmata il 18 dicembre dalla sindaca Salis, che disponeva il “divieto di utilizzo di artifici pirotecnici nel periodo 22 dicembre–6 gennaio e di detenzione nella notte di San Silvestro”.
Secondo i ricorrenti, il divieto avrebbe causato un danno grave e immediato, bloccando di fatto la vendita dei prodotti pirotecnici nel periodo di massimo utilizzo, “se non esclusivo, secondo tradizione”. Una posizione condivisa dal Tar Liguria, che ha ritenuto sussistente il rischio di un danno irreparabile per le aziende coinvolte.
Nel decreto, il presidente del Tar Liguria Giuseppe Caruso ha richiamato anche precedenti giurisprudenziali che hanno affrontato il tema dei divieti locali sull’uso dei botti di fine anno, giungendo a conclusioni favorevoli alle tesi delle imprese. Da qui la decisione di accogliere le misure cautelari provvisorie e sospendere l’efficacia dell’ordinanza comunale.
Resta ora da capire cosa accadrà in futuro. Se il giudizio di merito dovesse dare ragione al Comune di Genova, riconoscendo la legittimità del divieto per ragioni di sicurezza pubblica, rischio incendi e tutela degli animali, il Capodanno 2026 potrebbe segnare l’inizio di una nuova tradizione senza botti per la città.














