Viale Gambaro sommersa dai rifiuti dopo Natale, residenti furiosi: "Ennesimo fallimento del servizio di raccolta"

Sacchi neri ammassati sui marciapiedi, cartoni lasciati in mezzo alla carreggiata, rifiuti sparsi e in parte già deteriorati. È il quadro che si presenta nella giornata di oggi, 26 dicembre, in viale Gambaro, una delle zone residenziali più densamente abitate della città. Un’immagine di degrado che riaccende le polemiche sul servizio di raccolta rifiuti gestito da Amiu.

Non si tratta di un "episodio isolato", ma dell’ennesima "scena che si ripete puntualmente nei giorni festivi". Dopo Natale, come già accaduto in altre occasioni, la raccolta "sembra essersi fermata", lasciando i cittadini "a convivere con sporcizia, cattivi odori e potenziali rischi igienico-sanitari". Una situazione particolarmente grave in un quartiere molto frequentato, dove la presenza di rifiuti in strada diventa subito evidente.

La protesta dei residenti è netta: “Paghiamo regolarmente la Tari e in cambio riceviamo strade trasformate in discariche a cielo aperto”. Un malcontento che si accompagna al senso di abbandono, aggravato dall’assenza di "comunicazioni chiare da parte dell’azienda su tempi e modalità degli interventi". 

Secondo i cittadini, il problema "non può essere liquidato come una semplice emergenza post-festiva". La programmazione del servizio dovrebbe infatti "tenere conto dei prevedibili picchi di rifiuti legati alle festività". Quando questo non avviene, sostengono i residenti, “qualcosa nel sistema non funziona e qualcuno dovrebbe assumersene la responsabilità”.

Viale Gambaro, oggi, diventa così il "simbolo di una città lasciata senza risposte nel momento del bisogno". I residenti chiedono "interventi immediati, maggiore rispetto e un servizio di raccolta rifiuti che sia davvero all’altezza di quanto viene pagato ogni anno".