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Eventi | 11 ottobre 2019, 17:34

Daboc Day: a Pegli la grande festa del libero scambio

Una giornata d’incontro, sabato 12 presso lo studio DYV Top di piazza Zagora, per la bella piattaforma lanciata lo scorso gennaio dalle sorelle Boccardo: otto meeting su svariati temi, all’insegna della condivisione. Due laboratori anche per i più piccoli

Daboc Day: a Pegli la grande festa del libero scambio

Ci comportiamo nel modo migliore con il nostro amico a quattro zampe? Come si possono affrontare i dolori nella vita quotidiana? Come si può imparare a usare Internet nel modo più sicuro? Qual è il modo per fare il sapone in casa? Che cosa significa ‘antiaging’? Come si fa a creare dei fiori, partendo da tappi di plastica?

Tutto questo, e molto altro, sarà oggetto di una serie di incontri domani (sabato 12 ottobre), all’insegna del dare per ricevere, ovvero il bellissimo progetto lanciato qualche mese fa dalla piattaforma Daboc, un’idea delle sorelle pegliesi Rossella, Maddalena, Olivia e Angelica Boccardo, all’insegna del libero scambio e dell’accrescimento comune.

L’appuntamento, per questo Daboc Day, è fissato dalle ore 16 alle ore 19, presso la scuola di danza DYV Top di piazza Zagora a Pegli (a metà di via Cassanello).

Si tratta di un pomeriggio aperto a tutti - con proposte sia per i grandi che per i bambini - durante il quale potranno circolare competenze, professionalità e passioni. “In programma - dicono le organizzatrici - otto meeting di approfondimento su svariate tematiche, oltre a due laboratori per i bambini presentati dal Nido dell’Orsa e dagli infaticabili ragazzi del Comitato Pegli Bene Comune. Tra gli argomenti, ecco educazione del cane, cura della pelle, postura corretta, bellezza, prodotti antiaging, sicurezza informatica, comunicazione, prodotti naturali. Gli interventi si svolgeranno dalle 16 alle 19 e avranno una durata di cinquanta minuti ciascuno”.

Gli incontri sono rivolti sia agli adulti che ai bambini. Per i più piccoli, è riservata una sala, nella quale potranno cimentarsi in esperienze green e sensoriali, presentate dalle associazioni che collaborano con Daboc.

“Il Daboc Day vuole essere una giornata di scambio di competenze e professionalità tra la community di Daboc - afferma Vincenzo Monno, creatore della piattaforma e responsabile di CyberTribu - Il tutto con la possibilità di incontrare off-line persone con le quali confrontarsi e approfondire tante tematiche. Poiché il progetto Daboc nasce come risposta a bisogni e necessità che tutti noi affrontiamo, le parole chiave di questa giornata sono: ascolto, conoscenza, condivisione e appartenenza”.

Tutto questo è Daboc, ovvero la piattaforma che aiuta le persone a risolvere vicendevolmente necessità quotidiane tramite lo scambio di competenze e servizi. Tutti possono iscriversi, compilare il proprio profilo con i dati personali, le competenze da offrire e quelle richieste. Il sistema incrocia i bisogni e le competenze mettendo in contatto le persone, che possono così effettuare lo scambio. L’evento di domani è gratuito e la prenotazione non è necessaria, l’unico requisito è quello di essere iscritti alla piattaforma www.daboc.net. Ci sarà la possibilità di iscriversi anche durante l’evento, da una postazione web appositamente predisposta, e avere qualsiasi chiarimento dallo staff circa l’uso della piattaforma.

Rossella Boccardo racconta il percorso di Daboc e ne illustra i contenuti: “Nell’estate del 2018 abbiamo avuto questa idea: mettere a disposizione le nostre competenze per gli altri e, in cambio, trovare altre persone disposte a fare la stessa cosa, rispolverando l’antico concetto di rete fisica. Di questi tempi, infatti, il concetto di rete è quasi esclusivamente virtuale. Siamo sempre connessi, ma in realtà siamo soli. Invece, con il nostro progetto vogliamo, pur sfruttando le nuove tecnologie, creare poi occasioni di incontro e di confronto vere e proprie, dalle quali trarre ognuno reciproca utilità”.

Daboc nasce dalla parola latina dabo, ovvero la prima persona singolare del verbo dare, “più una ‘c’ che abbiamo aggiunto in fondo perché pareva che ci stesse bene… La prima vera riuscita l’abbiamo vissuta al nostro interno: perché grazie a questo progetto le quattro sorelle si sono riunite e ora ci vediamo molto più spesso. È un vero piacere. Ci confrontiamo, siamo una bella famiglia che ora, a poco a poco, si sta arricchendo”.

Con l’ingresso di vecchie conoscenze e di tanti nuovi amici. La bellezza dello scambio, del dare e dell’avere, ma il tutto con estremo piacere e grandissima professionalità.

 

Alberto Bruzzone

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