Il crollo del ponte Morandi sulla A10, la frana che ha portato al collasso il viadotto nord Madonna del Monte, la chiusura precauzionale di un tratto di A26, la chiusura parziale dello svincolo di Arenzano.
Sono queste solo alcune delle tante situazioni che nell'ultimo anno e mezzo hanno interessato la rete autostradale ligure, trasformando quella che dovrebbe essere una strada a percorrenza veloce in un calvario per molti automobilisti. Il tutto senza considerare i numerosissimi cantieri disseminati da Levante a Ponente della nostra regione, senza soluzione di discontinuità.
Così nella notte, alla vigilia dell'esodo di fine anno, che già nella giornata di ieri ha visto una situazione particolarmente critica in alcuni tratti, il "Comitato ligure per le autostrade" ha deciso di farsi sentire. Lo ha fatto affiggendo in prossimità di diversi caselli degli striscioni (nella foto prima della salita che porta al casello autostradale di Celle) dove si chiede, con diversi slogan, la destituzione dei pedaggi e non solo.
"Il Comitato ligure per le autostrade, facendosi voce dei cittadini di Genova, Savona e delle altre province liguri - esordisce la nota diramata tramite la pagina Facebook del movimento - chiede la gratuità immediata delle autostrade regionali, e propone di revocare le concessioni alle società private negligenti nella gestione di questi beni pubblici fondamentali per la nostra Regione, e di conseguenza la nazionalizzazione delle stesse".
Concludono poi: "Chiediamo ai cittadini genovesi e liguri di non permettere che le vittime della tragedia del Ponte Morandi siano morte invano, di non lasciare che i colpevoli restino impuniti e di appoggiare le prossime iniziative di sensibilizzazione e di protesta nei confronti di chiunque non rispetti i diritti dei nostri concittadini, dei lavoratori e degli autotrasportatori".
Una presa di posizione forte da parte del Comitato che segue quella presa a suo tempo dal Governo, che nei mesi scorsi ha aperto la discussione, ancora in corso, sulle revoche delle concessioni, e di alcuni politici del territorio.














