«Non c’interessa soltanto manifestare solidarietà nei confronti del consigliere comunale Bernini – dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino – oggetto di un tentativo di aggressione fisica da parte di un collega di Fratelli d’Italia: vogliamo soprattutto stigmatizzare l’imbarbarimento di questa stagione politica e di una campagna elettorale per le regionali che si preannuncia aggressiva dalle parti del centrodestra se queste sono le premesse».
«Esistono chiari responsabili – sottolinea Pastorino – in questa vicenda: coloro che di fronte alla dialettica non riescono a contenere le pulsioni più basse, e credo che in questo il sindaco Bucci ci metta del suo visto il suo fastidio congenito al confronto democratico; nel caso di specie, invece di dare spiegazioni coerenti ai genovesi sul perché vuole imporre l’autoparco a Cornigliano, decide a porte chiuse e rifiuta il dialogo. Sappiamo di fargli un dispiacere ma gli ricordiamo che il sindaco non è un manager d’azienda, concetto cui il primo cittadino è sempre molto affezionato; dev’essere un interprete del comune sentire, e in quanto responsabile della sua maggioranza, deve far prevalere le proprie posizioni puntando sul merito, sulla concretezza: fare la voce grossa non è indice di sicurezza».
«Abbassare i toni: tutto il contrario di quanto fa il sindaco di Genova in questa e in molte altre vicende; noi cercheremo – conclude Pastorino – sempre e in tutti i modi il confronto civile, la battaglia delle idee: sappia chi sceglie metodi violenti che non ci farà arretrare di un centimetro dalle nostre convinzioni, né dalla voglia di cambiare questa città e questa regione».
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