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Politica | 20 maggio 2020, 16:23

Filcams Cgil Genova: "Lavoratrici e lavoratori della ristorazione scolastica in grave situazione economica”

"Il 22 maggio dalle 10 alle 12.30 in piazza De Ferrari avrà luogo una manifestazione organizzata"

Filcams Cgil Genova: "Lavoratrici e lavoratori della ristorazione scolastica in grave situazione economica”

“Il 22 maggio dalle 10 alle 12.30 in piazza De Ferrari avrà luogo una manifestazione organizzata da Filcams Cgil delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso la ristorazione scolastica del Comune e dell'Università di Genova: a seguito della chiusura dell'attività didattica il 24 febbraio questi lavoratori si ritrovano a sostenere una grave situazione che riguarda sia l'aspetto economico sia quello riguardante il futuro lavorativo; a causa infatti del mancato anticipo dell'ammortizzatore sociale previsto per il settore da parte della maggioranza delle aziende che hanno in appalto il servizio, tra cui grandi aziende multilocalizzate come Ladisa, Elior, La cascina e Vivenda, i lavoratori sono stati posti in stato di grave difficoltà”: è ciò che si legge in una nota di Filcams Cgil Genova.

“I ritardi nei pagamenti degli ammortizzatori sociali da parte dell'Inps – aggiunge la nota – hanno aggravato ulteriormente questa situazione e se una parte di loro si è vista retribuire il Fis, la stragrande maggioranza invece sta ancora aspettando il bonifico; in generale tutti i lavoratori versano comunque in uno stato di indigenza non più sostenibile. La maggior parte delle maestranze è costituita da part time involontari, per lo più donne mono reddito, con orari settimanali che difficilmente superano le 15 ore; al loro sconforto s’aggiunge anche la preoccupazione per i mesi a venire in cui, in base al loro contratto, è prevista la sospensione scolastica da metà giugno a metà settembre con l'incognita ulteriore della mancata ripresa del servizio mensa contemporaneamente alla ripresa dell'attività didattica”.

“Per fare un esempio concreto: una lavoratrice a 15 ore settimanali – conclude la nota – ha percepito o percepirà circa 270 euro netti di Fis per il mese di marzo: quindi considerando che avranno diritto al Fis ancora per il mese di aprile, maggio e metà giugno, un’addetta mensa tipo dovrebbe farsi bastare circa mille euro netti per sette mesi sempre che a settembre il servizio possa ripartire. Da subito la Filcams Cgil s’è attivata con aziende ed istituzioni per chiedere con forza un sostegno immediato a questi lavoratori e progetti concreti che portino all'apertura delle mense il prima possibile e contemporaneamente alla riapertura delle scuole”.

Redazione


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