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Politica | 09 novembre 2020, 17:09

La maggioranza a Tursi: "Anche a Genova un cimitero per gli animali"

La mozione verrà discussa nel Consiglio comunale di giovedì prossimo ed è presentata da Federico Bertorello della Lega e da Alberto Campanella e Franco De Benedictis di Fratelli d’Italia: "Il Comune individui un luogo adatto e non troppo isolato"

La maggioranza a Tursi: "Anche a Genova un cimitero per gli animali"

Realizzare anche a Genova un cimitero per gli animali d’affezione: va in questa direzione la mozione numero 129/2020 che verrà discussa e messa in votazione nella prossima seduta del Consiglio comunale in programma il 12 novembre alle 15 e che è stata presentata, in veste di primi firmatari, dai consiglieri Federico Bertorello della Lega e Alberto Campanella e Franco De Benedictis di Fratelli d’Italia, col successivo appoggio di Lorella Fontana, Maurizio Amorfini, Fabio Ariotti, Francesca Corso, Luca Remuzzi, Maria Rosa Rossetti e Davide Rossi.

Si tratta di un tema molto sentito dalla cittadinanza e che va a completare i regolamenti per gli animali d’affezione che sono stati varati negli scorsi anni sia a livello comunale che a livello regionale. La mozione li cita entrambi e ricorda che questo percorso va proseguito, anche perché “la perdita di un animale da compagnia rappresenta un grande dolore e per questo motivo in diverse parti d’Italia e d’Europa sono nati dei luoghi di sepoltura a loro dedicati. Infatti, molte persone sono costrette a far cremare i propri animali, visto che la legge proibisce di seppellire le salme degli animali defunti, in giardini privati e comunque non autorizzati dalle Asl di competenza, perché sono ritenute potenzialmente pericolose ed inquinanti per le falde acquifere, e quindi i resti devono essere seppelliti nei cimiteri per animali d’affezione regolarmente autorizzati”.

La mozione impegna il sindaco di Genova Marco Bucci e la Giunta municipale “a dare mandato agli uffici di individuare un’area dedicata alla creazione di un cimitero per gli animali e/o a mettere in atto tutti gli strumenti opportuni per la creazione di un cimitero per gli animali d’affezione. Inoltre a promuovere conseguentemente un progetto di fattibilità da demandare agli uffici tecnici interni e col coinvolgimento delle associazioni locali di volontariato che operano in difesa degli animali al fine d’istituire sul territorio comunale un cimitero per animali d’affezione con servizi e infrastrutture ad esso funzionali (come il forno per la cremazione), la cui realizzazione e gestione sarà senza oneri per l’ente”.

Si ribadisce anche l’impegno “a individuare l’area o le aree potenzialmente idonee anche tramite eventuali varianti urbanistiche e a predisporre un regolamento per il funzionamento e gestione, prevedendo fra l’altro tariffazioni variabili per fascia di reddito ed esenzioni in particolari casi. Infine, a promuovere la procedura di concessione a privati, o attraverso altri strumenti giuridici, per la realizzazione e gestione del cimitero avvalendosi della collaborazione di associazioni animaliste o soggetti in grado di garantire un’adeguata gestione”.

Bertorello, Campanella e De Benedictis ricordano che “nella seduta di Consiglio comunale del 27 maggio 2014 è stata approvata all’unanimità la mozione avente ad oggetto ‘Individuazione luogo sepoltura cani e gatti’. Questo luogo dovrebbe sorgere non lontano dal centro cittadino e non in posizione estremamente scomoda, come purtroppo avviene per il civico canile, visto che non tutti coloro che hanno necessità di inumare un animale d’affezione possono sobbarcarsi lunghe percorrenze”.

Inoltre secondo il regolamento regionale “il cimitero degli animali potrà essere realizzato da soggetti sia pubblici sia privati e potranno essere inumate le spoglie ed essere accolte le ceneri degli animali, previo controllo volto a escludere eventuali rischi di malattie trasmissibili all’uomo. Laddove non vi fossero dei luoghi idonei nel possesso del Comune, l’area potrebbe essere messa a disposizione da privati (nel caso in cui gli stessi partecipino al bando di gara) o eventualmente donata da qualche persona che ha a cuore la problematica”. Gli autori del testo fanno anche presente che “il nuovo amministratore unico di Asef (l’Azienda dei servizi funebri del Comune di Genova) all’atto del suo insediamento ha proposto di collaborare per la ricerca di un luogo, in sinergia con il Comune di Genova, al fine di creare il cimitero per gli animali”.

La convinzione di molti padroni che anche per i cani di casa esista un aldilà che li aspetta è diventata comune dopo la Seconda guerra mondiale, mentre prima era molto più rara o quantomeno non veniva espressa pubblicamente. È quanto emerge da una ricerca di Eric Tourigny dell’università di Newcastle che ha esaminato oltre mille tombe nei cimiteri per gli animali domestici a Londra e nella sua città, a partire da quelle risalenti all’apertura del primo cimitero in Inghilterra nel 1881. Le incisioni sulle lapidi raccontano che in epoca vittoriana ci si riferiva agli animali solo come amici o compagni, e solo in seguito si è diffusa la consuetudine di considerarli parte della famiglia tanto che alcuni padroni sono arrivati a salutarli firmandosi come ‘mamma’ o ‘papà’.

“I riferimenti agli animali in questo senso diventano più frequenti dopo la Seconda guerra mondiale quando si nota un aumento dell’utilizzo del cognome di famiglia sulle tombe degli animali domestici, - spiega il ricercatore - alcuni dei primi padroni a farlo mettevano il cognome fra parentesi o fra virgolette come per riconoscere che non fossero davvero membri della famiglia”.

Alberto Bruzzone


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