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Attualità | 08 febbraio 2021, 16:05

Mozziconi gettati a terra, Rossi (Lega): "Serve un impegno maggiore per arginare il fenomeno"

Il consigliere comunale insiste sulla comunicazione e le buone pratiche e presenta un’interrogazione sul tema all’assessore all’Ambiente, Matteo Campora. La replica: “Riprenderemo con le iniziative di sensibilizzazione appena le condizioni della pandemia lo consentiranno”

Mozziconi gettati a terra, Rossi (Lega): "Serve un impegno maggiore per arginare il fenomeno"

C'è ancora molto lavoro da fare, ma l’importante è non perdere di vista gli obiettivi e continuare sulla strada intrapresa. In tema di mozziconi di sigaretta e di sensibilizzazione delle persone per un loro corretto smaltimento il percorso è fatto di comunicazione, di buone pratiche e di rispetto per l’ambiente, visto che le cosiddette ‘cicche’ sono quanto di più pericoloso ci sia per l’ecosistema, a causa del lunghissimo periodo che impiegano a degradarsi.

Sull’argomento è tornato nei giorni scorsi, attraverso un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54), il consigliere comunale e vice capogruppo della Lega a Palazzo Tursi, Davide Rossi. “Ho chiesto con risposta scritta - afferma Rossi - un impegno maggiore, perché serve fare un passo in più nell’interesse di tutti e dare concretezza sulla raccolta e il riciclo dei mozziconi delle sigarette. Occorre puntare su un’educazione civica cittadina complessiva nei quartieri: in molte città europee e italiane le ‘cicche’ raccolte vengono prelevate e trasformate in materiali utili sia nei complementi di arredo che in materiali per l’industria. È una cultura del riciclo collegata a una comprensione all’ambiente in cui viviamo che, per quanto ci riguarda, è propria di una città grande e con una storia millenaria”.

A rispondere a Davide Rossi è stato l’assessore comunale con delega all’Ambiente e alla Nettezza Urbana, Matteo Campora. Il rappresentante della Giunta Bucci ha ricordato la campagna ‘#cambiagesto’, “che ha interessato Genova per tutto il mese di novembre 2020 dopo aver toccato altre grandi città italiane”.

In quell’occasione, patrocinata dall’Amministrazione civica in collaborazione con Amiu e con le associazioni GenovaCleaner, Ambiente ed Energia al Quadrato e Comitato Liberi Cittadini di Certosa, l’obiettivo era quello di indurre i fumatori a non abbandonare le cicche di sigaretta per terra.

‘#cambiagesto’ era appunto tesa “responsabilizzare le persone, che spesso sottovalutano il danno causato dal gettare un mozzicone sul marciapiede o in strada, con l’adozione di comportamenti più consapevoli e rispettosi dell’ambiente”. Furono distribuiti più di tredicimila posacenere tascabili sagomati, tramite rivendite di tabacchi selezionate, corredati anche da materiali informativi e, inoltre, furono posizionati e donati alla città anche dieci grandi contenitori porta mozziconi per raccogliere i filtri usati.

“È stato scelto - ricorda Campora - a conclusione della campagna, di sistemare alcuni di questi contenitori in luoghi più ‘protetti’, come ad esempio il Galata, il Teatro Carlo Felice e gli spazi di Palazzo Ducale. Il messaggio dell’evento doveva, e ancora deve, far leva sul senso di responsabilità individuale, incoraggiando comportamenti virtuosi e sostenibili per l’ambiente, con lo scopo di evidenziare come un comportamento troppo spesso sottovalutato, quale è quello di gettare un mozzicone a terra, possa avere un pesante impatto sul decoro e possa aumentare il degrado delle nostre strade, oltre che essere un danno per l’ambiente”.

Secondo Campora, “nonostante il periodo difficile, l’iniziativa ha avuto un ottimo riscontro e l’assessorato all’Ambiente, in collaborazione con Amiu, appena le condizioni della pandemia lo consentiranno, riprenderà con i progetti di sensibilizzazione, accanto alle associazioni di volontariato”.

Intanto, uno studio recente, condotto da un team del Royal Melbourne Institute of Technology e pubblicato sulla rivista specializzata ‘Materials’, ha illustrato come dall’energia prodotta dai mozziconi di sigarette si possa arrivare a realizzare dei mattoni da utilizzare per l’edilizia.

Analizzando il valore energetico dei mozziconi, il gruppo di ricerca ha dedotto che l’incorporazione dell’un percento di mozziconi di sigaretta nella produzione di mattoni ridurrebbe del 10 per cento l’energia necessaria alla realizzazione del coccio. “Ci vogliono fino a trenta ore per riscaldare e cuocere i mattoni - sostiene l’autore della ricerca, Abbas Mohajerani - per cui si tratta di un risparmio finanziario significativo. I mozziconi possono impiegare anni prima di biodegradarsi, ma durante la cottura del coccio le sostanze inquinanti vengono intrappolate e rese innocue dal mattone stesso”.

Lo scienziato ha sottolineato che i mattoni realizzati con mozziconi di sigaretta sono anche più leggeri e forniscono un migliore isolamento, il che implica un ulteriore risparmio nei costi di riscaldamento e raffreddamento domestici. “Ogni anno in Australia vengono fumati dai 25 ai 30 miliardi di sigarette con filtro - conclude Mohajerani - che portano a 7 miliardi di mozziconi abbandonati. Sarebbero necessarie delle leggi più severe contro questa pratica inquinante e le autorità locali dovranno fornire contenitori specializzati per i mozziconi di sigaretta. Con le giuste tecniche, questo problema può essere risolto in via definitiva”. Da rifiuto a risorsa: pure qui, come in tanti altri casi, il passo è breve. Ma occorre il massimo impegno.

Alberto Bruzzone

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