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Attualità | 14 luglio 2025, 14:00

Forno elettrico a Cornigliano, Genova al bivio: domani il convegno della Fiom sul futuro della siderurgia

L’impianto rientra nei piani del governo per la decarbonizzazione dell’ex Ilva e potrebbe portare a una produzione green di due milioni di tonnellate l’anno. Resta, però, da chiarire la collocazione del preriduttore DRI. La sindaca Salis e il presidente Bucci parrebbero favorevoli, ma no all'eventualità rigassificatore

Foto autorità di sistema portuale del mar ligure

Foto autorità di sistema portuale del mar ligure

Genova torna al centro della siderurgia nazionale con un progetto che potrebbe cambiarne il volto industriale entro il 2029: uno dei nuovi forni elettrici previsti nel percorso di decarbonizzazione dell’ex Ilva sarà realizzato a Cornigliano e confermarlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

Il piano si inserisce all’interno delle due ipotesi avanzate dal governo per il rilancio del polo siderurgico di Taranto e prevede quattro impianti DRI – i forni di preriduzione necessari ad alimentare quelli elettrici – uno dei quali destinato a servire proprio il forno genovese. “In questo modo – ha spiegato Urso – avremo una produzione annuale a regime di otto milioni di tonnellate di acciaio interamente green. L’ex Ilva diventerà il gruppo siderurgico più avanzato al mondo nella produzione di acciaio verde”.

Per Genova, il forno significherebbe circa due milioni di tonnellate annue prodotte nello stabilimento di Cornigliano. L'installazione dell’impianto appare ormai confermata, indipendentemente da cosa accadrà a sud, dove la scelta se costruire o meno una nave rigassificatrice potrebbe influire solo sulla collocazione del DRI. Per Cornigliano, infatti, il ministero lascia aperta la possibilità che l’impianto di preriduzione venga realizzato in loco, ma precisa che la decisione è ancora “in corso di valutazione”.

L’ipotesi di un forno elettrico in città – purché non comporti l’arrivo di un rigassificatore, al momento escluso – raccoglie consensi trasversali: a sostenerla, parrebbe, ci sono sia la presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sia la sindaca di Genova, Silvia Salis.

Proprio domani pomeriggio, nel capoluogo ligure, la Fiom organizzerà un convegno dal titolo “La siderurgia a Genova: quale futuro?”, nel quale l’ipotesi di Cornigliano verrà illustrata nei dettagli dall’esperto Antonello Mordeglia. Un’occasione per discutere concretamente del futuro industriale della città e della sua possibile transizione verso una siderurgia sostenibile.

Redazione

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