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Politica | 16 giugno 2021, 16:32

Valpolcevera, Rossetti: "Occorre il coraggio di riprogettare l'area per restituire qualità di vita" (VIDEO)

Il consigliere regionale del Partito Democratico: "Bisogna obbligare Rfi a fare una progettazione che tuteli i cittadini, la convivenza fra porto e città passa da questi elementi"

Valpolcevera, Rossetti: "Occorre il coraggio di riprogettare l'area per restituire qualità di vita" (VIDEO)

I componenti della terza e quarta commissione del Consiglio Regionale hanno effettuato ieri un sopralluogo in Valpolcevera, per prendere visione dei lavori sul nodo ferroviario, che secondo diversi esponenti politici e molti cittadini rischiano di impattare in maniera sostanziale sulla qualità della vita dei residenti.

Il problema riguarda soprattutto il transito (che sarà continuo sia di giorno che di notte) di convogli merci, di dimensioni e peso importanti, tali da produrre rumori e vibrazioni piuttosto molesti per coloro che hanno la sfortuna di risiedere nei pressi del tracciato ferroviario.

Sul tema prende la parola il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti, che sostiene sia necessario un intervento delle istituzioni finalizzato a fare pressione su Rfi, affinché progetti gli interventi sull'infrastruttura agendo il massimo sforzo per tutelare la tranquillità e la salute  dei cittadini della Valpolcevera.

"La commissione ha fatto un sopralluogo al Campasso, zona di riqualificazione dopo tanti anni - ricorda Rossetti -. Finalmente si risistema il mercato dei polli, ma persistono i problemi relativi a  polveri e accesso stradale: si tratta di un quartiere che ha subito il crollo del ponte Morandi, con tutto quello che ne consegue. Autostrade per l'Italia ci ha anche regalato la presenza dei cinghiali nei giardini,  visto che non è stata nemmeno installata una rete per impedire che questi animali arrivino vicino alle case e a dove giocano i bambini. Il tema vero di questo sopralluogo è tuttavia il collegamento con la  ferrovia per il Terzo Valico: rimane da realizzare l'ultimo miglio, che presenta dei problemi. Come sappiamo grazie al lavoro delle associazioni ambientaliste esistono criticità legate alle pendenze del terreno, ma soprattutto ci preoccupiamo dei disagi che la popolazione si troverà a vivere. Si parla del transito ogni mezz'ora di treni lunghissimi che trasportano merci tutto il giorno e tutta la notte, con annessi rumori e vibrazioni. Una situazione particolarmente critica, soprattutto per quei palazzi che sorgono nelle immediate adiacenze della ferrovia".

Secondo il consigliere Rossetti manca nei decisori politici la necessaria fermezza per ottenere un risultato che tuteli davvero tutti i cittadini: "In questi tempi in molti si riempiono la bocca di parole come resilienza, rigenerazione urbana, recovery fund, quando basterebbe far impegnare Rfi a mettere in campo le migliori tecnologie disponibili per limitare rumori e vibrazioni che gli abitanti devono sopportare. Occorre avere il coraggio di dire che la Valpolcevera ha necessità di pianificazione strategica per la qualità della vita dei suoi residenti; se un palazzo impedisce di costruire le gallerie fonoassorbenti, come per la Gronda bisogna dire che quell'edificio va svuotato, e si costruiscono le condizioni perché li ci passi una ferrovia che non disturbi la qualità della vita".

"Le persone possono essere spostate con soddisfazione, a Genova ci sono molte abitazioni dove ospitare quelli che vivrebbero ancora nei pressi della ferrovia, in una situazione sostanzialmente diversa da quella che c'era nel 2020 - conclude Rossetti -. Abbiamo la necessità di rigenerare il quartiere e il Municipio ha fatto proposte interessanti; ricordo che grazie all'opposizione in Comune e in Regione, grazie ai comitati di cittadini, abbiamo ottenuto la valutazione di impatto ambientale, e quindi otterremo i dati che ci raccontano come non sia possibile vivere accanto a treni di 350 metri, pesanti, che passano ogni mezz'ora. Ci vuole il coraggio di obbligare Rfi a fare un certo tipo di progettazione, in grado di garantire una qualità della vita che sia accettabile, malgrado la ferrovia. La convivenza fra città e porto si deve basare su questi elementi".

Redazione


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