“Il ritardo nell’abbattimento dei civico 2 di via Ariosto e lo slittamento al 20 settembre sono dovuti al fatto che vogliamo concedere alle persone di poter fare con adeguata calma gli spostamenti e lasciare le case con tempi che necessitano a loro”.
Lo assicura l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora, che garantisce come l’amministrazione sia vicina al quartiere nell’annosa questione dei cantieri per metropolitana e Terzo Valico. Progetto del Comune il primo, tiene a precisare, governativo invece quello del Terzo Valico. Datato 2001, opera governativa, ripete, “nella quale tuttavia - afferma - ci faremo promotori di agevolare incontri con le Ferrovie, con Cociv, anche se il progetto non lo ha fatto il Comune ed è autorizzato dalla Regione, ma comunque il Comune è sempre pronto a seguire l’evolversi della situazione e sta facendo tutto il possibile per risolvere i problemi della gente”.
Tornando allo slittamento della demolizione del civico 2 di via Ariosto, Campora ribadisce che la scelta è dovuta al fatto che occorrono alcuni giorni alle persone che devono lasciare l’appartamento per eseguire l’operazione. Inoltre, sottolinea, “abbiamo la persona che segue tutto quanto e faremo uno sportello presso il mercato di Certosa, un punto di informazioni cui ci si possa rivolgere, in modo che tutti possano essere informati. Come Comune ma anche a disposizione delle Ferrovie, siccome si accavallano più progetti. Per le ferrovie faremo da tramite”.
E Campora fa sapere come chi è stato espropriato, essendo sul fronte del palazzo da abbattere, ha ricevuto gli indennizzi per l’appartamento, mentre è stato altrettanto indennizzato per i costi che dovrà sostenere per tutto ciò, chi dovrà lasciare casa (retro del civico da abbattere) e deve restare per qualche tempo lontano dalla sua abitazione, dove poi però farà rientro. Ma soprattutto l’assessore della Giunta Bucci afferma: “Siamo vicini alla gente della zona, abbiamo organizzato assemblee, incontri, riunioni presso i Municipi e continueremo a mantenere questo stretto rapporto, un dialogo continuo, incontrando le persone”.