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Politica | 26 aprile 2022, 09:44

Festa della Liberazione, Comunisti Italiani: "Riprendiamoci il 25 Aprile"

"Non è affatto un caso che gli attacchi più furiosi e avvelenati verso le posizioni legittime espresse dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI riguardo la guerra in Ucraina provengano proprio dal PD e da tutta quell'area politica e culturale putrescente che gli orbita attorno"

Festa della Liberazione, Comunisti Italiani: "Riprendiamoci il 25 Aprile"

"Non è affatto un caso che gli attacchi più furiosi e avvelenati verso le posizioni legittime espresse dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI riguardo la guerra in Ucraina provengano proprio dal PD e da tutta quell'area politica e culturale putrescente che gli orbita attorno". Lo scrive il Partito Comunista Italiano.

"Questi ipocriti opportunisti hanno portato avanti negli anni un'opera di continua strumentalizzazione dei principi dell'antifascismo e della democrazia, svuotandoli del loro significato e riempiendoli di interessi di bottega, agitandoli come una clava sotto elezioni, salvo poi governare assieme a quelle formazioni accusate di essere fasciste e antidemocratiche.

Un'appropriazione indebita che nel corso del tempo ha permesso di mutare l'opinione pubblica verso l'accettazione di vere e proprie mostruosità: i due esempi più eclatanti sono il voto in sede europea su l'equiparazione tra comunismo e nazismo e in Italia la vergognosa opera di revisionismo storico sulle foibe e sulla resistenza partigiana.

Il modo indegno con il quale si vuole far corrispondere antifascismo e democrazia con l'ideologia antipopolare, guerrafondaia e imperialista dei partiti liberali rappresenta uno dei fronti più avanzati della battaglia politica e culturale con cui da anni si sta demolendo pezzo per pezzo il lascito dei nostri padri costituenti.

Dai paragoni tra i partigiani e i miliziani neonazisti di Azov, al negazionismo spudorato sulla natura razzista, antidemocratica e fascista delle istituzioni Ucraine dopo il golpe di Maidan nel 2014, al folle cortocircuito mentale per cui la pace si ottiene con l'invio di armi, al sostegno incondizionato a tutte le politiche interventiste chiaramente indirizzate a sabotare la soluzione diplomatica, risulta più che evidente che la guerra in Ucraina abbia rappresentato un'occasione per un significativo cambio di passo in questa opera di svilimento e manipolazione che vuole piegare.

"Una parte delle nostre parole le ha stravolte il nemico fino a renderle irriconoscibili." scrisse Bertolt Brecht

Riprendiamoci l'antifascismo e la democrazia, strappiamoli via dalle mani sporche dei vendipatria con l'elmetto.

Riprendiamoci il 25 Aprile!".

Redazione


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