La leggenda del Diavolo e del Vento in salita Arcivescovado

Che a Genova ci sia spesso vento è una questione risaputa.

E se d’estate la brezza che soffia nei vicoli rinfresca l’aria, aiutata dai cunicoli dei carruggi dove, citando Fabrizio De Andrè, “il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”, d’inverno le raffiche di tramontana non rendono certo la vita facile.

Ma c’è un luogo, in città, dove questo vento sembra rimanere perpetuo, in costante presenza.

E’ salita Arcivescovado, che corre perpendicolarmente alla cattedrale di San Lorenzo.

A proposito, la tradizione popolare racconta che una notte lo spirito del Vento si trovasse a passeggiare con il Diavolo.

Arrivati entrambi a poca distanza dal palazzo dell’Arcivescovado, dove risiedevano gli alti prelati, il Diavolo decise di entrare nel palazzo a chiacchierare con i consacrati.

A questo punto, la leggenda propone due finali.

Il primo vuole che il Diavolo, riconosciuto dai preti e dai vescovi, venne immediatamente scacciato, tanto da non riuscire a ritornare dal Vento, lasciandolo proprio li in attesa, dove rimarrebbe ancora oggi.

I malpensanti, invece, raccontano che il Diavolo non uscì più dal palazzo lasciando il Vento ad aspettarlo, dove si trova ancora, in attesa che il suo compagno di passeggiate notturne per i vicoli torni.