Si avvicina la scadenza del pagamento della TARI ma cresce la preoccupazione da parte dei cittadini genovesi che ancora non hanno ricevuto la bolletta in scadenza il 1 agosto per le utenze domestiche e l'8 agosto per le utenze non domestiche.
A proposito, Simone D'Angelo, capogruppo del Partito Democratico, dichiara: "I genovesi rischiano di trovarsi con una doppia beffa: da una parte la TARI più alta della storia di questa città, dall’altra more per i ritardi sui pagamenti per un evidente ritardo nell’invio delle bollette che rischiano ulteriore aggravio delle spese a carico dei cittadini”.
"A fronte della risposta dell’Assessore Piciocchi che fissa nel 19 luglio la data di consegna ultima delle bollette - continua D’Angelo - auspichiamo che ci sia da parte dell’Amministrazione la comprensione dei ritardi che possono manifestarsi nei pagamenti, dando una soglia di tolleranza idonea a non scaricare sulle tasche dei genovesi colpe di altri".
La TARI, imposta comunale sui rifiuti nata all'inizio del 2014 al posto della Tares, è a carico di chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte che possano produrre rifiuti urbani.
Le entrate dovute alla TARI servono a pagare la gestione dei rifiuti: dallo svuotamento dei cassonetti, alla raccolta di materiali ed eventuale separazione con le relative spese del personale e dei mezzi impiegati, fino al processo di trasformazione e smaltimento.