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Attualità | 22 settembre 2022, 19:37

Sestri, la foce del Chiaravagna lasciata nel degrado e nell’abbandono

Interrogazione a risposta immediata del consigliere di Vince Genova, Walter Pilloni, all’assessore comunale alle Manutenzioni, Mauro Avvenente, che replica: “L’intervento definitivo è previsto per la fine dell’anno”

Sestri, la foce del Chiaravagna lasciata nel degrado e nell’abbandono

C’è una situazione di evidente disagio, a Sestri Ponente, alla foce del torrente Chiaravagna. L’ha messa in esame e l’ha illustrata, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il consigliere di Vince Genova, Walter Pilloni, che sul tema ha presentato un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) all’assessore comunale alle Manutenzioni, Mauro Avvenente.

Secondo Pilloni, “la foce del Chiaravagna è in stato di degrado e abbandono, per colpa di lavori in corso che non procedono con la dovuta solerzia. Si tratta di una situazione che va avanti da troppo tempo, il cui prezzo viene pagato dai residenti, ammorbati da insopportabili miasmi emessi da alcune pozzanghere, e non solo”.

Inoltre, sottolinea Pilloni, “sempre i residenti vivono una situazione di disagio creata dal cantiere di superficie che ostacola la mobilità veicolare di coloro che attraversano la via per recarsi al lavoro o a casa. Parliamo di circa duecento famiglie”.

Mauro Avvenente, in quanto rappresentante della Giunta Bucci e assessore competente, ricorda che “i lavori alla foce del Chiaravagna hanno riguardato anche, in particolare, un’area sottostante l’ex capannone della Piaggio Aerei. Ciò ha comportato ulteriori difficoltà. Nel materiale presente sotto il capannone, sono state rinvenute fibre di amianto. Ciò ha evidentemente creato ulteriori problemi per lo smaltimento, con un aggravio dei costi. L’intervento definitivo e completo è previsto entro la fine dell’anno”.

In più, illustra l’assessore alle Manutenzioni, “qualche giorno fa è stato fatto un incontro con gli operatori che stanno immediatamente a mare della foce del Chiaravagna: sono attività di rimessaggio di imbarcazioni preoccupate perché, a fronte di un evento alluvionale di un certo livello, quel materiale rischia di alzare inesorabilmente il fondo marino, rendendo impraticabili i loro moli. Nei giorni scorsi, Aster ha effettuato dei prelievi sui materiali superficiali alla foce del Chiaravagna per provvedere alla sua rimozione. Si sta cercando di capire con Autorità Portuale se esistano sue competenze per attivare una collaborazione al fine di risolvere il problema”.

Infine, sui miasmi, Avvenente ha spiegato che “c’è stato un ulteriore sopralluogo da parte degli uffici comunali, che ci hanno relazionato come i miasmi derivino dall’avaria e malfunzionamento di un sistema di rilancio di Ireti. Abbiamo anche un filmato da cui si evince apertamente che questi scarichi reflui scaricano alla foce del torrente Chiaravagna. Ireti è stata avvisata, si sta facendo carico del problema e lo risolverà nel volgere di qualche mese, in quanto si tratta di un intervento articolato che richiede la redazione di uno specifico progetto. Infine, per quanto concerne la parte superficiale, le problematiche rimarcate sono state segnalate a chi di dovere in modo da riportare la viabilità allo status ante”. C’è parecchio da fare, insomma, in poche decine di metri di strada.

Alberto Bruzzone

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