Comincia il 15 ottobre La XVIII edizione del pluripremiato Festival dell’Eccellenza al Femminile, avviando un programma densissimo che accompagnerà il pubblico fino all'11 dicembre. Il programma “al Femminile” porta il titolo ICONE: “Hanno percorso strade diverse non sempre fortunate, ma sono accomunate dall’essere diventate delle ICONE, punti di riferimento per tutte le donne ed anche per gli uomini. Hanno sfidato le convenzioni, stabilendo primati e modificando la Storia. Sono ICONE di forza, coraggio e intraprendenza a cui guardare per trovare ispirazione e capire fino a dove possano spingersi le potenzialità delle donne”; il concetto di Icona è dunque il fil rouge dell'edizione, di persona che diventa immagine ispirante per tutti, riconoscibile per il suo talento, coraggio, personalità. Icone i personaggi interpretati, reali o immaginarie, donne forti in lotta con una società che non le comprende, come Camille Claudel o Kiki de Montparnasse, ma non solo, mille sfaccettature della femminilità. E il discorso si intreccia con la vita reale, i curatori ricordano il legame del teatro con la polis, con la società, con l'attualità: anche icona l'immagine di Masha Amini e delle donne persiane che si ergono in difesa della propria libertà.
Il Festival è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Genova per “Genova Città dei Festival” e con la rete teatrale genovese, ovvero Teatro Nazionale di Genova nelle sale Eleonora Duse, Gustavo Modena, Mercato , nel foyer del Teatro Ivo Chiesa, e in altri luoghi della città dal TIQU – Teatro Internazionale di Quartiere nel centro storico, alle periferie con un progetto teatrale itinerante a Sampierdarena per i Rolly Days nelle Ville storiche Spinola di San Pietro e Villa Imperiale Scassi e in altri spazi.
Il Festival vorrebbe creare un luogo deputato di riferimento cittadino e nazionale per attrici, registe, scrittrici, compagnie, performer, drammaturghe di ogni età, per affrontare la questione di genere nello spettacolo, con l’obiettivo di attrarre e valorizzare talenti e visioni artistiche nella ricerca di nuovi linguaggi, e promuovere modi diversi di concepire i ruoli delle donne che operano nello spettacolo dal vivo. Il programma presenta spettacoli, laboratori, conferenze e premi offrendo una scelta multidisciplinare variegata, tra stili, generi teatrali e nuovi linguaggi performativi.
Consuelo Barillari, curatrice artistica: “Il programma di Teatro “al femminile” si avvale della partecipazione artistica di personalità della scena contemporanea internazionale, mettendo insieme artiste più affermate e riconosciute in campo attoriale, registico e drammaturgico, e talenti più giovani, per favorire il passaggio del testimone nel ricambio generazionale. Gli spettacoli sono diretti, interpretati e scritti da donne, senza però precludere la partecipazione e il confronto con attori, registi e autori che hanno dimostrato sensibilità nell’affrontare la questione di genere.
E per comprendere meglio lo spirito del nostro lavoro. vogliate condividere questa piccola considerazione sul Teatro come strumento di unione importante per il futuro dell’umanità: Il Teatro è un grande atto di amore collettivo, dove le donne e gli uomini guardano insieme la vita scorrere sul palcoscenico per imparare a vivere meglio”.
Le fa eco Davide Livermore, direttore del teatro Nazionale: “È una collaborazione cui teniamo molto: dare spazio al teatro che racconta e problematizza una prospettiva importante come quella dell’eccellenza femminile, significa anche rispettare la missione di un teatro pubblico, qual è il Teatro Nazionale di Genova, che intende sempre più aprirsi alla città, intercettare le migliori tendenze creative, sostenere le iniziative e le organizzazioni che agiscono sul territorio, tra cui spicca il Festival diretto da Consuelo Barilari.
Tanto più ha senso questa collaborazione perché mette al centro dell’indagine la qualità, il talento, la creatività di una scena femminile di grande potenza e di grandissima profondità. Siamo felici, dunque, di ospitare nelle nostre sale gli spettacoli in cartellone, che entrano a pieno titolo nella nostra stagione. E crediamo che mai come oggi sia importante riflettere, in particolare, sulla dialettica donna-potere, tema affascinante e complesso che sto affrontando anche nell’allestimento della Maria Stuarda di Schiller, che apre la stagione 2022/2023. Maria Stuart e Elisabetta I, due “icone” – per citare il tema del Festival – che ancora oggi fanno riflettere su una dialettica insidiosa e irrisolta, tanto più in una società patriarcale e chiusa come la nostra. Il teatro ha questa forza: sa dirci quanto siamo cambiati e quanto ancora possiamo, e dobbiamo, cambiare. Nella narrazione del Festival dell’Eccellenza Femminile trovo questo invito ad un confronto serrato con modelli di vita cui guardare. Per capire chi siamo, e per capire chi saremo”