I saldi sono iniziati troppo presto: questo è il parere comune dei negozianti genovesi del centro città intervistati questa mattina, giovedì 5 gennaio, primo giorno di sconti in tutta la Liguria.
L’iniziativa, nata storicamente per svuotare i magazzini a fine stagione e consentire agli acquirenti di fare ‘affari’ riuscendo ad accaparrarsi qualche offerta, ha ormai inizio nella prima settimana di gennaio, quando è ancora troppo presto per mettere via i cappotti e i maglioni pesanti per lasciar spazio ai capi primaverili. Incentivare i consumi dopo lo shopping natalizio è sicuramente uno degli scopi principali di questo cambio di rotta, e mai come in questi mesi, in cui il caro bollette e le incertezze economiche pesano sulle tasche dei cittadini, è necessaria una spinta.
Tra i commercianti genovesi, però, è diffuso il malcontento per la scelta di far cominciare, anche quest’anno, il periodo di sconti in questi giorni: “C'è poca gente in giro – lamenta Giovanni Milone, titolare del negozio di calzature Milone in via San Vincenzo – si è da poco concluso lo shopping natalizio, far partire i saldi il 5 gennaio con il ponte dell'Epifania non è stata una grande idea, credo che sarebbe stato meglio se fossero iniziati una settimana dopo. C'è anche un altro problema, quello relativo ai colleghi che mettono merce in saldo a percentuali che non possono essere reali, non si può pensare di vendere davvero un articolo con il 70 per cento di sconto se non si vuole andare sottocosto”.
A Milone fa eco Roberta Allegra, titolare di 'Volver' sempre in via San Vincenzo. “Lasciate che i commercianti a gennaio possano lavorare a prezzo pieno, il 5 gennaio è troppo presto. Secondo me i saldi dovrebbero iniziare a febbraio o perlomeno si sarebbe dovuto aspettare il prossimo week end, al rientro dalle ferie. Purtroppo non c'è modo di cambiare questo trend, mi sono rivolta alla presidente di Confcommercio Manuela Carena, la quale mi ha risposto che la nostra regione dipende da Piemonte e Lombardia, quindi quando partono loro dobbiamo partire noi. Non mi sembra però una risposta adeguata, ci vorrebbe autonomia tra le regioni perché ognuna ha esigenze diverse”.
“La polemica sui tempi c'è da anni – spiega Luca Rossi, titolare della pelletteria Rossi in via Luccoli – siamo ancora in piena stagione, il saldo vero si dovrebbe applicare a fine stagione con le rimanenze, ma purtroppo comanda la grande distribuzione”.
“Sicuramente non ci sono più le code di una volta, a ogni modo credo anche io che sarebbe stato meglio fossero iniziati più in là, per esempio il 15 febbraio. - spiega Marina Buratti, da 37 anni titolare del negozio di abbigliamento Macrimo in via Banchi – Noi siamo fortunati perché grazie alla nostra posizione tanti turisti si fermano e vengono a comprare”.
Malgrado la perplessità degli esercenti, le aspettative di consumo sono moderatamente positive: Secondo Francesca Recine, presidente regionale e vicepresidente nazionale Fismo Confesercenti “i negozi di tradizione hanno chiuso con il segno più il periodo di vendite natalizie, e questo ci induce ad essere ottimisti anche in vista dei saldi, per i quali ci aspettiamo una spesa del 10% maggiore rispetto allo scorso anno”.
Nonostante tutto, anche tra i commercianti c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno: “Ci sono buone aspettative - racconta Lorenzo, responsabile del negozio di abbigliamento Johann Strauss di via San Vincenzo – veniamo da un buon periodo natalizio, se non ci fosse stata la pioggia sarebbe andato meglio, ma è stato comunque in linea come l'anno scorso. Abbiamo fiducia dopo due anni di pandemia, certo il caro bollette ha influito, ma la clientela a Genova ha un trend costante”.
“La mattinata procede bene – spiega Astrid Villagomez, titolare della pantofoleria Jolly Calzature di via Colombo – i clienti ci conoscono, nei giorni scorsi ci hanno già chiesto informazioni sui prodotti che avremmo messo in saldo”.
I saldi andranno avanti per tutto il mese di gennaio, per terminare ufficialmente sabato 18 febbraio 2023. Nelle giornate di oggi, di sabato 7 e di sabato 14 gennaio si potrà parcheggiare gratuitamente in centro nelle aree di sosta a pagamento gestite da Genova Parcheggi.
Come spiegato da Assoutenti, oltre all’obbligo per i negozianti di esporre il prezzo iniziale, il prezzo scontato e la percentuale di sconto applicata sui diversi capi, tutti i prodotti da quest’anno dovranno essere accompagnati dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Da questa regola, tuttavia, saranno esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni nonché quelli agricoli e gli alimentari deperibili.