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Attualità | 27 febbraio 2023, 17:50

Lungomare Canepa, presentata l’alternativa alla copertura: il parco urbano lineare con barriere antirumore

Dubbi dai comitati e dall'opposizione. L’assessore Piciocchi precisa: “Per ora questo progetto rimane un’opzione”

Lungomare Canepa, presentata l’alternativa alla copertura: il parco urbano lineare con barriere antirumore

A Tursi la lunga commissione consiliare sul futuro di lungomare Canepa si è aperta con alcuni cittadini presenti in Sala Rossa che hanno chiesto all’amministrazione un passo indietro sulla copertura.

“Io sto con la copertura”, recita lo striscione preparato per l’occasione.  

La richiesta di cittadini e consiglieri comunali d’opposizione è di fare chiarezza: la presentazione, ormai un anno fa, del progetto di copertura della via e, successivamente, la bocciatura con lo spostamento di 25 milioni di fondi dal progetto per la copertura di lungomare Canepa al Waterfront di Levante in piazzale Kennedy ha creato sconforto tra comitati, cittadini, e Municipio.

“Il lungomare per come lo conosciamo oggi deve cambiare - dice Filippo Bruzzone, consigliere comunale e capogruppo della lista Rosso Verde che ha chiesto la convocazione della commissione di oggi - Veniamo da mesi burrascosi per quanto riguarda lungomare Canepa, è la prima volta che in questo ciclo amministrativo il consiglio, tramite commissione, si riunisce su questo argomento: vogliamo capire se si è deciso di spendere i fondi destinati per la copertura per qualcos’altro. 

Se il progetto iniziale, presentato la scorsa primavera, non va più bene dobbiamo immaginare che ci sia un altro progetto che però deve avere le stesse finalità di quello precedente”.

Una necessità di fare chiarezza che arriva, come abbiamo detto, dai residenti stessi che hanno depositato, alcuni giorni fa, un esposto in Procura per accertare eventuali profili penali rispetto alla gestione dell’inquinamento acustico della strada.

I cittadini sono amareggiati e anche esasperati - dice Silvia Giardella del Comitato Lungomare Canepa - Aldilà del nostro comitato, alcuni cittadini hanno presentato un esposto e tutto questo lo capisco. Non si può vivere con questo inquinamento perché fa ammalare. Ci sono dei dati inquietanti dal punto di vista ambientale e acustico”. 

LE  DIFFICOLTÀ

L’amministrazione comunale spiega che l’idea della copertura si è fermata per diversi motivi. Uno su tutti l’aumento dei costi di realizzazione, passati da 40 milioni di euro a 60 milioni. Una cifra frutto dell’aumento del costo delle materie prime e non più sostenibile.

Oltre alla questione dei costi in questi mesi si sono aggiunte diverse difficoltà tecniche come la necessità di realizzare nuovi sottoservizi, una cantierizzazione complessa dell’area e la difficoltà di mantenere libero l’accesso al varco Etiopia. 

IL NUOVO PROGETTO

Ed ecco dunque il progetto alternativo illustrato dall’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi insieme all’architetto Giacomo Gallarati. 

Quello presentato oggi è il progetto per la realizzazione di un parco urbano lineare a livello zero, cioè complanare a lungomare Canepa. Un grande parco che colleghi il levante della città con il ponente con tra accessi: uno in zona Waterfront, uno centrale in via della Madre di Dio e uno a ovest collegato con il parco della Lanterna.

Per quanto riguarda lungomare Canepa il render prevede la realizzazione di un asse pedonale, ciclabile e verde con una barriera antirumore, lunga circa 800 metri, che va a coprire parte della carreggiata. La barriera dev’essere una struttura leggera, magari di vetro e il meno impattante possibile mentre per quanto riguarda le corsie delle auto non è prevista alcuna modifica.

“Nel momento in cui, dopo decenni, si decide di fare un riqualificazione a Sampierdarena si presenta una progettazione mastodontica da levante a ponente quando la soluzione era già pronta. A dicembre finalmente si poteva realizzare questa copertura e invece nulla”, aggiunge in aula Silvia Giardella.

Pietro Piciocchi sottolinea che quello presentato oggi non è il progetto definitivo ma un’opzione che l’amministrazione sta prendendo in considerazione e sul progetto della copertura l’assessore fa autocritica:

“Partiamo da un presupposto: l’amministrazione condivide la necessità di realizzare in lungomare Canepa una potente opera di mitigazione. Questo è un punto cardine per noi. Siamo consci che si tratta di una strada che ha avuto una rilevanza fondamentale nel momento del crollo del ponte Morandi e oggi continua ad essere una strada interessata da un intenso traffico veicolare.

Dobbiamo stringere con i tempi per questo abbiamo elaborato questa opzione del parco urbano. A giugno dobbiamo aggiudicare l’opera quindi ben venga la commissione odierna per confrontarci sulle soluzioni progettuali. Sulla copertura devo fare autocritica: ammetto che abbiamo creato un’illusione, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo”.

I DUBBI

Vorrei sapere se questo progetto assicura gli stessi standard ambientali e di protezione della salute dei cittadini che avrebbe assicurato la copertura - si chiede Alberto Panetta del Comitato Tutela Ambiente Centro Ovest - Con la copertura si abbatterebbe completamente il rumore e i fumi potrebbero essere filtrati e reimessi in atmosfera depurati.

Noi continuiamo ad insistere con il progetto della copertura. Il progetto potrebbe essere ridimensionato con una copertura ridotta da 6 corsie a 4”.

Il presidente di Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi boccia l’iniziativa dell’amministrazione comunale e chiede il reinvestimento dei 25 milioni sul lungomare Canepa:

Sto chiedendo da mesi il rifinanziamento dei 25 milioni. L’amministrazione comunale dice che i soldi non sono un problema. Se non sono un problema riportiamoli allora a Sampierdarena e utilizziamoli in modo sensato per mitigare questa problematica.

In questo ultimo progetto sono state pensate aree verdi dove non è possibile realizzarle. Non sono un tecnico ma perché non prolungare il tunnel subportuale?”.

Critica anche la consigliera d’opposizione Cristina Lodi (Pd) che attacca la giunta Bucci sull’incapacità di prendere decisioni chiare e in tempi certi: 

È dal 2018 che questa giunta doveva prepararsi, sollecitata da documenti approvati all’unanimità, per arrivare ad utilizzare i fondi di 25 milioni tolti in maniera adeguata e comprensibilmente mirata. L’amministrazione ha avuto 5 anni di tempo per elaborare un progetto ma nulla è stato fatto finché i cittadini, sostenuti dal Municipio, hanno dovuto portare loro un progetto, trovare loro gli esperti per arrivare a delle soluzioni. 

Non bisognava togliere i 25 milioni direzionati al progetto di lungomare Canepa. L’assessore parla di opere di mitigazione ma non si tratta di mitigare bensì di migliorare la vita di queste cittadine e cittadini”.

Marco Garibaldi


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