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Attualità | 18 aprile 2023, 15:32

Pesto contraffatto, Assoutenti: "Danni al Made in Italy, presentiamo esposto in Procura"

Si valuta la possibile fattispecie di frode in commercio. L'Associazione lancia sfida a Giovanni Rana: "Ricorra a casalinghe liguri per produrre il suo pesto da esportare all’estero"

Pesto contraffatto, Assoutenti: "Danni al Made in Italy, presentiamo esposto in Procura"

Il caso delle 7 tonnellate di pesto alla genovese sequestrate presso il porto di Genova finisce all’attenzione della Procura della Repubblica. Assoutenti ha deciso infatti di presentare un esposto alla magistratura genovese chiedendo di accertare possibili risvolti penali della vicenda.

“Non entriamo nel merito delle responsabilità e delle condotte contestate dal Ministero della salute ma, ritenendo il pesto genovese una eccellenza italiana da tutelare, e considerate le possibili ripercussioni per il Made in Italy, abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura d Genova per la possibile fattispecie di frode in commercio e truffa – spiega il presidente Furio Truzzi – Qualora infatti venisse accertata l’immissione in commercio di un prodotto straniero spacciato come 100% italiano, potrebbero configurarsi ipotesi penali di competenza della magistratura”.

“E’ dal lontano 2002 che Assoutenti ha lanciato una battaglia per la difesa del pesto genovese, e crediamo che l’episodio possa arrecare un danno all’immagine delle eccellenze enogastronomiche liguri – prosegue Truzzi – Proprio per questo lanciamo oggi una sfida a Giovanni Rana, invitando la sua azienda a ricorrere alle casalinghe della Liguria per produrre il pesto che sarà poi destinato al mercato estero, in modo da garantire al 100% l’italianità del prodotto”.  

Redazione

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