Si è tenuta in data odierna la riunione congiunta con il Ministero del lavoro, la Regione Liguria, le organizzazioni sindacali ed i curatori fallimentari che seguono la pratica IML.
“È stata richiesta la cassa integrazione per fallimento di attività fino al 31/12. Durante la riunione i curatori hanno informato i partecipanti che sono in atto trattative con due aziende per l'affitto ponte di due rami di azienda: la tiranteria e la corderia. Affitto che dovrà permettere di preparare l'asta per la cessione finale ad eventuali parti interessate. Si tratta di un primo passo per la salvaguardia di una azienda importante che non dovrà abbandonare il territorio”, spiega Marco Longinotti funzionario della Fim Cisl di Genova Area Metropolitana.
“Auspichiamo che le 30 persone coinvolte riprendano a lavorare al più presto”, aggiunge Enrico Avellano della Rsu Fim Cisl di Iml.
Mantenere l’occupazione e il sito produttivo a Casarza Ligure. Sono queste le richieste che la Fiom Cgil, rappresentata da Enzo Russo, Paolo Davini e il delegato Filippo Minardi ha presentato all’incontro che si è svolto oggi inerente l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per i 29 lavoratori della IML di Casarza. L’azienda metalmeccanica che rivolge la propria produzione al mercato petrolifero e chimico è interessata da una procedura fallimentare. Nell’incontro di oggi è stato definito il percorso per l’attivazione degli ammortizzatori sociali sino al prossimo dicembre “La cassa integrazione sarà attiva dal 12 aprile, primo giorno utile indicato dalla procedura e sino al 31 dicembre – dichiarano i sindacalisti – la nostra richiesta però guarda oltre e chiede, in caso di affitto ponte a soggetti terzi, garanzie occupazionali per tutti i lavoratori coinvolti e soprattutto che il sito produttivo resti a Casarza”. La preoccupazione della Fiom infatti è che, passata la giornata di domenica prossima e finita la eco della campagna elettorale, si spengano i riflettori sulla vertenza “La battaglia della IML deve essere la battaglia del territorio e sin d’ora chiediamo a tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, di fare la loro parte”.