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Attualità | 09 novembre 2023, 14:30

Centro commerciale al Palasport, la rivolta dei Civ: “Non servirà a nessuno”

Umberto Solferino: “Occorrono un centro sportivo sempre aperto a disposizione delle associazioni sportive genovesi e anche il complesso per eventi di altissimo livello”

Centro commerciale al Palasport, la rivolta dei Civ: “Non servirà a nessuno”

Continua a far discutere il progetto del Palasport all’interno del Waterfront di Levante.

Il palazzetto dovrà essere riacquistato dal Comune e sulla questione interviene anche Umberto Solferino che, come chiarisce Alessando Cavo, presidente di Confcommercio Genova, fa parte della Giunta ed è presidente della Consulta dei Civ che fanno riferimento a Confcommercio.

Solferino spiega: “Credo che prima di tutto sia necessario chiarire un punto che pare non essere ancora stato compreso. Quello che hanno dichiarato il Presidente Cavo e le colleghe Manuela Carena ed Ilaria Natoli non si deve pensare sia soggettivo, è invece frutto di molti scambi di vedute, incontri, riunioni in Confcommercio Genova durante i quali se ne è parlato e se ne parla e rappresenta la visione di moltissimi nostri associati. Nessuno di noi parla a titolo personale. Quando assumiamo un incarico all’interno dell’Associazione sappiamo bene che la nostra personale visione su un tema o incontra quella degli altri associati, oppure dobbiamo cambiarla, uniformandoci alla maggioranza di chi rappresentiamo. Dobbiamo dare voce alle imprese e quelle rappresentate da Confcommercio sono davvero tantissime”.

 

Sul tema degli interventi prosegue: “Sul possibile riacquisto da parte del Comune dell’impianto sportivo all’interno del Palasport sembra chiaro che questo dietrofront è dovuto alla presa di coscienza (un po’ tardiva) dell’insostenibilità finanziaria del progetto relativo all’impianto sportivo che doveva giustificare la creazione di un ennesimo centro commerciale (che chiamano distretto perché il 51% delle attività commerciali dovranno essere a tema 'nautica' e tema sport) e fare da traino. Allo stato attuale crediamo che sarebbe doverosa, da parte degli immobiliaristi, una azione per dare a nautica e sport una percentuale molto più alta degli spazi commerciali, così da creare un attrattore che porti a Genova flussi di visitatori che possano vivere la città tutta, ricordandoci di quanto sia bella la policentrica Genova”.

Secondo Solferino, invece, “l’impianto sportivo sarà poco più di una grande, anche se bellissima e modernissima, palestra in gran parte a servizio delle tante associazioni sportive genovesi. Sarà certamente utile, molto più del centro commerciale (i cittadini non aumentano, aumenta solo l’offerta e quindi non si capisce, dopo l’iniziale curiosità, quale destino avrà questo nuovo agglomerato di negozi), ma Genova rimarrà senza una struttura adatta a competizioni sportive di alto livello e manifestazioni artistiche anch’esse di alto, altissimo livello. Non si poteva fare l’uno e l’altro? Cioè il centro sportivo sempre aperto a disposizione delle associazioni sportive genovesi ed anche il complesso per eventi di altissimo livello che, quelli sì, avrebbero portato persone da fuori”.

La domanda finale è rivolta alle istituzioni: “Possibile che non si potessero reperire i fondi per una operazione di questo genere senza dover ricorrere all’insediamento di un nuovo centro commerciale uguale a tanti altri?”.

Redazione

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