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Attualità | 10 gennaio 2024, 08:00

La Genova di De Andrè nella prima edizione dei Rolli Days invernali: prenotazioni aperte

La rassegna si svolgerà dal 19 al 21 gennaio. Curatore scientifico è Giacomo Montanari: “Racconteremo il patrimonio artistico dei palazzi nobiliari ma anche delle chiese, grazie alla collaborazione con la Diocesi”

La Genova di De Andrè nella prima edizione dei Rolli Days invernali: prenotazioni aperte

‘Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi’ si incontrano meraviglie architettoniche spesso poco osservate, mute testimoni del trascorrere della storia.

Palazzi di famiglie dalle inimmaginabili ricchezze, chiese suggestive capaci di raccogliere capolavori di assoluto valore, si scontrano con la ruvida pelle degli ‘ultimi’, gli emarginati della società che ogni giorno combattono per costruirsi con caparbietà il futuro.

Che sia oggi, cinquanta o trecento anni fa, sembra cambiare poco: Genova è un insieme di contrasti che si rincorrono e vivono nella reciprocità. Allo stesso tempo, Genova è quella città meravigliosa che si mostra solo a chi è tenace.

Tanti, nel tempo, sono stati abili a descrivere la città della Lanterna e la sua storia con immagini fatte di linee o parole: Genova schiacciata sul mare, si apre verso l’orizzonte; le sue salite, le sue scale, sono capaci di regalare punti di vista unici il tutto mentre accanto si muove ogni tipo di bellezza.

Maestro del raccontare la Superba è stato Fabrizio De Andrè che, nelle sue composizioni, si è fatto portavoce degli esclusi dalla società diventando un megafono di quel contrasto che ancora oggi si vive quando si attraversa il centro storico, e non solo.

A Faber, nel venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, è dedicata la prima edizione dei Rolli Days invernali, nonché la prima per questo 2024, in programma dal 19 al 21 gennaio.

‘Sacro e profano - ballata per Genova’ sarà il fil rouge dell’appuntamento che si snoderà per i vicoli di Genova in cui i testi del cantautore si accosteranno al patrimonio artistico della città per creare una nuova suggestione all’insegna di una ri-scoperta dell’uno e degli altri.

Giacomo Montanari, curatore scientifico della manifestazione, in occasione della presentazione dell’edizione autunnale, aveva preannunciato l’appuntamento: “Racconteremo una città straordinaria fatta di spazi pubblici. Le chiese lo erano e torneremo ad aprire con la bella sinergia creata con l’ufficio beni culturali della Diocesi”.

Cardine di questo imponente lavoro è proprio la collaborazione tra le diverse realtà del territorio, pensata e portata avanti grazie all’impegno costante nella realizzazione di piani e progettualità di ampio respiro, votate proprio al racconto e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico genovese.

Le prenotazioni, già disponibili sul sito, ancora una volta dimostrano il grande interesse che ruota attorno alla manifestazione che, dagli esordi a oggi, è cresciuta costantemente consolidandosi come appuntamento di richiamo anche fuori dalla Liguria.

Un esempio virtuoso anche in fatto di formazione. Ad accompagnare le migliaia di visitatori alla scoperta dei palazzi e delle chiese inseriti nel percorso sono i divulgatori scientifici, professionisti selezionati da tutta Italia, formati e retribuiti per raccontare il patrimonio culturale in maniera accattivante e fruibile da tutti.

Una lungimiranza che merita attenzione e riconoscimento, un modello da esportare per continuare a promuovere il bello.

Isabella Rizzitano

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