“Basta all’inquinamento nelle acque di balneazione”. Questa la richiesta del Comitato spontaneo “Amici del Mare di Priaruggia”, che ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org “volta a lamentare le criticità che da troppo tempo affliggono la spiaggia pubblica a Quarto dei Mille”.
Il problema è emerso grazie ai campionamenti effettuati da Arpal, che, come riportato dagli attivisti nel testo della petizione, “attestano ufficialmente che la qualità dell’acqua della baia di Priaruggia è in costante peggioramento per inquinamento da scarichi fognari (batteri Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali). Nel corso degli ultimi cinque anni - continuano - la classificazione di Arpal della Spiaggia Priaruggia è passata da eccellente a scarsa” e il timore è che possa verificarsi lo stesso anche nel 2024. Il timore più grande è che “dopo cinque anni consecutivi con questa classificazione il D.lgs 116/08 impone un divieto permanente di balneazione”.
A creare le condizioni sfavorevoli riportate dal Comitato spontaneo “Amici del Mare di Priaruggia” sono “il Rio Priaruggia, che riversa nella baia tutto quanto raccoglie nel suo percorso (reflui fognari e non) e la condotta fognaria di emergenza, che passa sotto la spiaggia di Priaruggia e scarica a soli 120 metri dalla battigia (cioè ben all’interno dell’area di balneazione), a soli 7 metri di profondità e senza alcun diffusore”.
“Come dichiarato dal gestore Iren Acqua, la condotta scarica in mare reflui fognari senza alcun trattamento di depurazione: in caso di malfunzionamento dell’impianto fognario (100% fogna) e in caso di forti piogge (fogna mista ad acque meteoriche) - continuano a spiegare -. Durante la stagione balneare 2023, il 28 Agosto (dopo l’intensa pioggia del giorno precedente) il valore degli Enterococchi Intestinali è risultato ben ottantacinque volte il limite di legge ammesso ai fini della balneabilità”.
L’appello è quindi rivolto a genovesi e non per ottenere la messa in campo di interventi strutturali per ridurre il rischio inquinamento e per rimuoverne le cause. Nello specifico, si legge, viene richiesto “a Regione Liguria, Città Metropolitana, Comune di Genova, di disporre i debiti controlli lungo l’intero alveo del Rio Priaruggia, per la ricerca di perdite ed eventuali sversamenti fognari illegali e per tutte le azioni necessarie volte ad eliminarli. Inoltre, di disporre la dismissione o un congruo prolungamento della condotta fognaria di emergenza, per evitare la contaminazione della baia di Priaruggia dai reflui fognari riversati in mare dalla stessa”.
A seguire, “la posa di un diffusore, opportunamente dimensionato, allo sbocco della condotta; la realizzazione di un sistema di depurazione naturale della zona di miscelazione dello scarico a livello del diffusore (tipo MUDS), come previsto dall' art. 13 PTA Regione Liguria 2016/2021 vigente; la realizzazione di vasche di prima pioggia”.
“Purtroppo i campionamenti vengono effettuati solo durante la stagione balneare e secondo un calendario prefissato, ma i cittadini hanno diritto ad una balneazione sicura, in qualsiasi periodo dell’anno, senza dover fare i conti con valori esorbitanti di batteri Escherichia Coli ed Enterococchi Intestinali derivanti da scarichi fognari riversati in mare senza alcun trattamento di depurazione. È tempo che la qualità delle nostre acque torni ad essere una priorità, anche per gli Enti di Governo dell’Ambito del nostro territorio. La nostra è una lotta di civiltà a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente” concludono.
La petizione, intitolata “Diciamo basta agli scarichi fognari nella baia di Priaruggia”, è accessibile al seguente link: https://www.change.org/AmiciMarePriaruggia