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Attualità | 11 novembre 2024, 11:34

Appartamenti affittati a studenti: Genova è la seconda città in Italia, ma sull’offerta pesa la rivoluzione delle case vacanza

Bologna ha il primato nazionale con il trenta percento, il capoluogo ligure va oltre il sedici. In aumento anche il numero di stranieri che scelgono l’Italia per laurearsi

Appartamenti affittati a studenti: Genova è la seconda città in Italia, ma sull’offerta pesa la rivoluzione delle case vacanza

Genova è la seconda città in Italia per affitto di appartamenti a studenti fuori sede. È quanto emerge da uno studio di Tecnocasa e Tecnorete riferito al primo trimestre del 2024 dal quale si apprende che in Italia il 4,6% dei contratti d’affitto è per universitari e la graduatoria nazionale vede nettamente in testa Bologna con il suo 30,4%. Genova sale sul secondo gradino del podio con il 16,7%, seguita da Milano con il 14,1%.

I dati di Tecnocasa e Tecnorete mostrano anche un aumento della popolazione straniera che sceglie l’Italia per studiare e, inoltre, testimoniano ancora una volta come “nelle grandi città la domanda di appartamenti in affitto ha fanno i conti con la carenza dell’offerta causata dalla preferenza per gli affitti brevi a uso turistico”. Una questione che Genova conosce bene, specie nel centro storico, dove gli affitti a uso turistico stanno diventando una realtà consolidata a scapito di chi cerca un appartamento a prezzi ragionevoli.

Le tipologie più locate dagli universitari sono i bilocali (36,9%) e i trilocali (23,9%), mentre rispetto a un anno fa si nota un aumento della percentuale di affitto di quattro locali. “Un dato che potrebbe essere motivato dalla netta preferenza per la camera singola, prevalentemente per una questione di privacy - si legge nella nota di Tecnocasa e Tecnorete - la scelta della camera doppia avviene quasi sempre tra persone legate da parentela oppure tra amici. Succede spesso, infatti, che gruppi di amici si presentino nelle agenzie per trovare un appartamento da condividere. La casa con due camere e due bagni è una soluzione che incontra spesso il favore dei ragazzi”. 

Fondamentale la vicinanza alle facoltà universitarie (o all’ospedale per chi studia medicina), motivo per cui raramente i ragazzi si spostano nell’hinterland delle grandi città per trovare l’immobile adatto - conclude la nota, andando nello specifico delle richieste e delle scelte degli studenti e delle loro famiglie - a seguire, la tranquillità della zona, la presenza di attività commerciali e di mezzi di trasporto che consentono di raggiungere le zone universitarie quando distanti. Sempre più si cercano abitazioni in buono stato e arredate. È sempre più difficile affittare le soluzioni in cattivo stato di manutenzione, come spesso accadeva in passato; i potenziali inquilini sono diventati molto più esigenti. Il collegamento internet e wi-fi è apprezzato, ma non indispensabile. Anche la luminosità dell’appartamento gioca un ruolo importante nella scelta. Con gli studenti si stipulano soprattutto contratti transitori annuali (64,4% dei contratti che interessano questa categoria di inquilini) e a canone libero (28,2%). Si chiede ai genitori di fornire garanzie con documentazione reddituale. Capita spesso che, dopo un anno in cui si è in affitto, se i ragazzi confermano la loro scelta accademica, i genitori decidano di acquistare la casa, opzione ancora più probabile se i figli che studiano fuori sede sono più di uno”.

Redazione

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