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Attualità | 14 novembre 2024, 08:00

Tra vibrazioni e paura, ecco come vivono i sestresi nelle proprie case (VIDEO)

Sabato, dopo le continue segnalazioni, i cittadini scenderanno in piazza organizzando una raccolta firme, invitando tutta la comunità sestrese a firmare la petizione nella quale chiedono risposte concrete da parte delle istituzioni riguardo la situazione in corso. Abbiamo raccolto le loro testimonianze

Procedono i lavori in corso del ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente e, contemporaneamente, proseguono le situazioni di disagio che subiscono i sestresi tra rumori e vibrazioni costanti che si registrano all'interno delle proprie abitazioni. 

La situazione non accenna a diminuire e nelle settimane passate aveva creato anche momenti di panico, con l’evacuazione dell’asilo privato 'Umberto e Margherita', poichè le forti e ripetute vibrazioni erano state scambiate per un terremoto.

Adesso la cittadinanza inizia a non poterne più, tant'è che questo sabato 16 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, in piazzetta Cave di Seltz, è stata indetta una raccolta firme, invitando tutta la comunità locale a firmare la petizione: "Siamo cittadini sestresi e siamo preoccupati. Da mesi subiamo disagi, rumori e vibrazioni. Abbiamo deciso di chiedere controlli e sicurezza", si legge nel volantino pubblicato. 

L’iniziativa è partita dai cittadini, con l'appoggio anche del comitato cittadino di Via Sestri e Dintorni, all’interno del quale diverse persone raccolgono queste problematiche ed è da circa un anno che si battono per queste vibrazioni, con le prime segnalazioni che ho ricevuto quindi già tempo fa. Ora la situazione è esplosa da circa un mese perché hanno iniziato di nuovo con i lavori pesanti”, afferma Sara Tassara, consigliera Rossoverde del Municipio VI Medio Ponente

Il Municipio anche in questo caso era assente e non ne sapeva assolutamente nulla" e  dopo tutte le segnalazioni portate avanti dalla consigliera “solo ora il Municipio si è mosso, tant’è che questo venerdì è stata organizzata un’assemblea pubblica a riguardo dove interverrà il vicesindaco Pietro Piciocchi che, quantomeno, ci mette la faccia nella situazione e spiegherà cosa sta succedendo”, prosegue Tassara.

Dopo l’evacuazione dell’asilo, insieme a Filippo Bruzzone, abbiamo incontrato il comitato cittadino per affrontare la situazione. Una delle proposte che ne è nata è stata proprio quella della raccolta firme e che procederemo a mandare a tutte le istituzioni competenti in tema”, spiega la consigliera.

Non solo, però, problema vibrazioni, ma anche un occhio di riguardo alla salubrità dell’aria che respirano sia i cittadini ma anche i lavoratori in Fincantieri: “Io e Filippo proporremo anche un monitoraggio dell’aria, valutando anche la salubrità dell’ambiente, non solo per i cittadini ma anche per i lavoratori stessi della Fincantieri, che spesso sono soggetti a critiche ma non ne possono nulla nemmeno loro della situazione”, chiarisce Tassara.

Petizione che, come spiega la consigliera, non è rivolta esplicitamente Fincantieri o gli operai, anche perché “tempo fa, quando c’era il pericolo che chiudesse Fincantieri, ci siamo mobilitati tutti affinché ciò non accadesse e abbiamo salvato la situazione”, sottolinea la consigliera, anche se “ora, invece, Fincantieri ci sta spremendo come dei limoni, con gli operai stessi che sono in situazioni critiche”.

Il tema, però, non si esaurisce solamente su ciò che sta accadendo, ma anche su quelle che saranno le conseguenze e le eventuali soluzioni che, se ci saranno, verranno messe in campo da chi di dovere: “La situazione, al di là dei rumori, sta causando anche diverse crepe all’interno degli appartamenti. Vorremo, di conseguenza, anche avere conoscenze di eventuali clausole riguardo questi danni, se quindi sono state messe in campo eventuali indennità. Noi attualmente non sappiamo nulla e questo è un altro punto che metteremo in evidenza nella petizione”, conclude la consigliera municipale Sara Tassara.

Situazione, quindi, messa sotto i riflettori in particolare dal comitato cittadino apolitico “Comitato di Via Sestri e Dintorni”, che da diverso tempo si batte sempre per e dalla parte dei cittadini, mettendo all’attenzione pubblica tutte quelle che sono le criticità e le problematiche riscontrate dalla comunità. 

Il nostro comitato, che sta dalla parte dei cittadini, non guarda bandiere e colore politico ma solo il disagio e le problematiche dei cittadini. Io, in qualità di Presidente, assieme a tutto il direttivo del Comitato, appoggiamo pienamente questa raccolta firme e reputo che sia una situazione complicata e che Fincantieri debba assolutamente dare delle risposte ai cittadini che si trovano in una situazione davvero delicata”, afferma Nicolas Oppedisano, giovane Presidente del 'Comitato di Via Sestri e Dintorni’.

Si parla e si tratta di salute delle persone che abitano di fronte al cantiere ma anche di chi abita in zone più lontane e nei quartieri limitrofi”, specifica Oppedisano.

Tutta la battaglia portata avanti dal Comitato non è assolutamente contro la Fincantieri, perché “come dico sempre, Sestri ha sempre appoggiato il grande cantiere” ma che, in questo caso, “deve dare delle risposte concrete e che noi cittadini meritiamo, perché dobbiamo essere ascoltati e coinvolti dai progetti del Comune di Genova e Fincantieri”, prosegue il Presidente, sottolineando però che “questo non è stato fatto perché i progetti presentati, tra cui il masterplan, non sono stati messi a confronto con la cittadinanza, senza quindi essere stata interpellata”. 

Situazione che, come si evince dal discorso di Oppedisano, non solo crea dei disagi quotidiani legati al frastuono, ma anche sotto il profilo strutturale alle abitazioni e a riguardo “ci vogliono dei fondi bloccati per tutti i danni causati alle abitazioni”.

Mio marito fa un lavoro notturno e più volte si è ritrovato durante la giornata in piedi per tutte le vibrazioni e i rumori che sentiamo in casa nostra per colpa di Fincantieri”, ci racconta la signora Cristina, residente in una via vicino a Fincantieri

Noi ce la stiamo vivendo malissimo. Il nostro caseggiato ha avuto un cedimento anni fa e hanno dovuto fare un rinforzo. Io ho già notato che sono venuti via dei pezzi di muro ed è spuntata una crepa che personalmente non ho mai visto e mi preoccupa molto”, afferma la signora.

Rumori e vibrazioni che non danno tregua in nessun momento della giornata e che, nel caso della residente Cristina, incidono anche su parti strutturali portanti della casa: “A volte sono forti, a volte meno, ma sono costanti. Nel mio caso, i lavori in corso mi fanno tremare un muro portante della casa e questo davvero mi preoccupa. Fosse una tramezza sarei più serena, ma che si muova un muro portante, mi fa allarmare parecchio”, afferma preoccupata la signora. 

La vicina di sotto, una persona anziana, vive in un appartamento che deve essere ristrutturato da molto tempo e presenta delle grosse crepe. È chiaro che, in questa situazione dove la Fincantieri procede con i lavori tutto il giorno causando queste vibrazioni, vanno a gravare ulteriormente nella condizione dell’immobile sotto il nostro”, prosegue la signora Cristina.

Anche nei momenti conviviali, non c’è pace: “Capita spesso che, mentre io e mio marito guardiamo la tv, ci sembra di percepire come delle scosse di assestamento ed è un fatto che si sta verificando già dall’inizio dei lavori in Fincantieri. Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo andare via?”, afferma la residente.

Situazione che, come se non fosse sufficiente, si inserisce all’interno di un contesto territoriale che ha già delle problematiche, essendo che “il sistema fognario esterno al condominio è ancora da rivedere, oltre quindi al caseggiato che ha già subito un cedimento, è chiaro che sono preoccupata”, prosegue la residente. 

Durante la conversazione, analizziamo anche l’eventuale situazione nella quale, nel caso in cui i danni strutturali quali le crepe, verranno supervisionati e, in caso dovesse esserci una conferma che sono stati causati dai lavori in Fincantieri, prende la parola il signor Sandro, residente del quartiere: “In una situazione del genere, uno dovrebbe pagarsi una consulenza di un ingegnere strutturalista e ci vogliono dei soldi. Sarebbe da portare, eventualmente, dai magistrati una situazione del genere. Questa gente fa come gli pare. Io già subisco tutta questa situazione e lavorando di notte, mi ritrovo nell’arco della giornata che non riesco a riposare perché i rumori sono costanti”, dichiara il residente.

Contesto che, in modo del tutto anomalo e che lascia a desiderare, parrebbe ‘stranamente silenzioso’ in questi ultimi due giorni. “Stranamente, i lavori è da ieri che sono fermi: per me è una furbata, e sicuramente è stata una decisione in vista dell’assemblea pubblica questo venerdì, così da presentarsi tutti in regola. Ma ci scommetto, che passati manco un paio di giorni, e ci ritroveremo punto a capo e ne sono più che convinto”, tuona il signor Sandro durante la conversazione. 

Riguardo le parole pronunciate dai responsabili dei lavori che affermano essere tutto regolare “io lo invito a presentarsi nelle nostre abitazioni nel mentre sono in corso le trivellazioni e a vedere con i loro occhi un paio di ore la situazione che noi viviamo quotidianamente. Per me bisogna arrivare ad un confronto verbale, perché così passiamo anche noi cittadini per scemi”, afferma con vigore il signor Sandro.

Io ho cinquantasette anni e abito da sempre qui, in questo palazzo costruito dai miei familiari e lo dico chiaramente: una situazione del genere, non l’ho mai vista”, conclude il residente. 

Federico Antonopulo

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