“L’impianto TMB a Scarpino sarà pronto, completo e funzionante entro il 31 marzo 2026”. Il Comune di Genova fissa sul calendario la data per l’apertura del centro per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti di Scarpino i cui lavori avevano subito uno stop per via di un cedimento nel terreno.
L’amministrazione comunale ha risposto così all’interrogazione presentata dai consiglieri Davide Patrone (PD) e Stefano Costa (Gruppo Misto - Progetto al Centro) sulla situazione dei rifiuti in città, con riferimento alle criticità emerse durante le vacanze di fine anno con cumuli di spazzatura comparsi a bordo strada.
Il Comune ha poi ammesso le problematiche riscontrate durante le feste di Natale, annunciando le misure già promesse negli ultimi giorni del 2024: squadre ‘lepre’ per la rimozione dei sacchetti, personale che sensibilizzi i cittadini sul corretto conferimento, contrasto all’abbandono di rifiuti ingombranti e anche controlli e sanzioni in collaborazione con la Polizia Locale. E poi la questione della tariffa puntuale (con la regola e del “chi più consuma, più paga”) affidata anche alla tecnologia con la distribuzione di sacchetti ‘intelligenti’ con tag che consentano di quantificare il rifiuto indifferenziato.
Tutti annunci che, però, attendono di vedere una loro connotazione pratica dimostrando che Genova, a fronte di una Tari tra le più care d’Italia, sa prendere in mano e gestire uno dei temi maggiormente sentiti dai cittadini.














