Venticinque anni, un quarto di secolo.
Il traguardo che raggiunge la Fratelli Frilli Editori è uno di quelli da celebrare nel migliore dei modi.
Un viaggio ricco di tappe, di successi e di cambiamenti che hanno fatto di questa importante casa editrice genovese un vero e proprio punto di riferimento anche al di fuori dei confini regionali.
Tanto è accaduto dall’incontro di Marco Frilli e Paolo Cornaglia Ferraris e dalla scelta di quell’iconico giallo che sa ancora farsi riconoscere a colpo d’occhio tra centinaia di libri.
Oggi la Fratelli Frilli Editori è una delle realtà più riconoscibili del panorama editoriale italiano, grazie anche alla sua produzione di gialli e noir che attraversano le città d’Italia, raccontando le atmosfere.
“La casa editrice nacque grazie a mio padre, scomparso nove anni fa, che era un grande sognatore e un appassionato lettore - racconta Carlo Frilli, figlio del fondatore e alla guida della casa editrice insieme al fratello Giacomo - Aveva lavorato per oltre quarant’anni come agente librario per Mondadori e Laterza, ma sentiva il desiderio di creare qualcosa di suo”.
La svolta arrivò grazie all’incontro con Cornaglia Ferraris, medico e scrittore noto per il suo impegno sociale e le denunce sulla malasanità. "Fu proprio lui a scrivere il nostro primo libro, ‘Il sindaco’, un romanzo giallo che vendette tantissime copie. Da lì nacque l’idea di fare dei gialli e noir il nostro tratto distintivo” spiega Frilli.
La casa editrice affonda le sue radici a Genova, città che ha ispirato i primi titoli e che rappresenta tuttora un punto di riferimento importante: ”Il nostro intento iniziale era portare Genova fuori dai suoi confini regionali, raccontandone le storie, i luoghi e i talenti. La città, con il suo fascino spesso incompreso, è diventata un vero e proprio laboratorio creativo”.
Col tempo, però, l’orizzonte si è ampliato: dai gialli genovesi si è passati a una vera e propria mappatura letteraria dell’Italia, con titoli ambientati nelle principali città e province del paese. "Abbiamo cercato di valorizzare il territorio attraverso la letteratura di genere, mostrando l’Italia in tutte le sue sfaccettature”.
Scelte che hanno contribuito a valorizzare un territorio, a far conoscere le peculiarità di una città e di una regione che, troppo spesso, fanno fatica a uscire dai propri confini.
Accanto a questa valorizzazione capace di raccontare una città ricca e complessa come Genova, spicca anche quella di scoprire e lanciare nuovi autori come, per esempio, Bruno Morchio, ‘papà’ di Bacci Pagano, o Maria Masella e il suo commissario Antonio Mariani.
"Valerio Varesi, in una sua introduzione, ci definì ‘una fucina di provincia che scopre talenti’. È proprio questo che siamo: un luogo dove si coltivano nuove voci, che poi vengono spesso notate dai grandi editori," sottolinea Frilli.
Oltre a Morchio e Masella, la casa editrice ha contribuito al successo di molti autori, ma ha anche consolidato un rapporto duraturo con firme già affermate. Tra queste spiccano nomi come Armando D’Amaro e Maria Teresa Valle, che continuano a pubblicare con Frilli Editori.
Riassumere venticinque anni di attività in poche righe non è certo semplice ma per Carlo Frilli c’è stato un momento che, più di altri, ha segnato fortemente la storia della casa editrice e quel momento è legato al G8 di Genova del 2001: "Eravamo in prima linea a raccontare ciò che stava accadendo. Le nostre pubblicazioni nate in quel periodo trovarono uno spazio straordinario in tutta Italia, contribuendo a farci conoscere oltre i confini regionali” ricorda, riferendosi a 'Le quattro giornate di Genova’, curato da Raffaello Basso e Claudio Marradi, pubblicazione che ha fatto conoscere la Fratelli Frilli in tutta Italia.
“Durante quegli eventi così drammatici, eravamo in prima linea a raccontare cosa stava avvenendo nella nostra città. Eravamo la voce più credibile che potesse esserci, indipendente, non governata da nessun organo politico e che la gente ha accettato come testimonianza a cui fare riferimento tanto è vero che le nostre pubblicazioni nate in quel periodo, una dozzina, hanno trovato no spazio straordinario in tutta Italia”.
Un’altra svolta importante fu la decisione di concentrarsi sui gialli e noir, generi che all’epoca erano considerati di “serie B” nella narrativa italiana. "Fu una straordinaria intuizione di mio padre, che col tempo si rivelò vincente," racconta Frilli.
Fratelli Frilli Editori ha sempre guardato con attenzione alle nuove tendenze del mercato editoriale, dal digitale agli audiolibri. "Gli e-book e gli audiolibri rappresentano un’opportunità straordinaria. Sono strumenti che ci permettono di raggiungere un pubblico più ampio e di adattarci alle abitudini di lettura in evoluzione" aggiunge Frilli prima di aprire una finestra sul futuro. L’obiettivo è continuare a crescere, puntando sia sui talenti emergenti sia su autori di prestigio. Tra le uscite del 2025 spiccano un nuovo romanzo di Lorenzo Beccati, storica voce del Gabibbo, e l’arrivo di autori già affermati come i fratelli Morini.
Tra gli appuntamenti da segnare in agenda, non può mancare quello con il Salone del Libro di Torino dove Fratelli Frilli Editori organizzerà presentazioni, interviste e incontri con i lettori: “Per i nostri venticinque anni di attività, cercheremo di organizzare al meglio ogni cosa cercando di rendere più ghiotta possibile questa kermesse”.
Venticinque anni di storia, centinaia di titoli pubblicati e l’incredibile, immutato entusiasmo che sa innovare senza mai cancellare le proprie radici. Fratelli Frilli Editori non ha intenzione di smettere di stupire, con libri che parlino alle persone, raccontato storie che meritano di essere lette.
Chissà che non sia la vostra.