Un orto collettivo che diventa centro di aggregazione sociale e culturale.
È quello che sta accadendo a Campi, dove un gruppo di cittadini ha deciso di ‘adottare’ un terreno trascurato dandogli nuova vita e facendo nascere un orto dove coltivare ortaggi biologici ma anche dove costruire comunità.
Un progetto che nasce dalla voglia di riconnettersi con la natura e di recuperare spazi urbani altrimenti a rischio di inutilizzo, dimostrando come la cura del territorio possa diventare uno strumento di rigenerazione per l’intera comunità.
I vecchi terreni dell’Italsider, grazie all’impegno dell’associazione Quattro Valli, sono diventati un laboratorio a cielo aperto dove adulti e bambini imparano insieme le tecniche dell’agricoltura sostenibile, condividendo conoscenze e risorse in un clima di collaborazione e partecipazione.
Certo, il lavoro per arrivare a rendere coltivabili i sette ettari di terreno è stato lungo ma oggi, dopo tante ore con zappe e guanti, qui hanno trovato casa oltre venticinquesima piantine, divenute ‘moneta di scambio’.
Sì, perché in questo grande orto collettivo, non si acquistano gli ortaggi, si ricevono in cambio di attrezzi ed elettrodomestici ancora funzionanti.
A tutto questo si deve aggiungere che all’orto collettivo di Campi, il più grande d’Europa, collabora anche un gruppo di richiedenti asilo, che lavorano per imparare un mestiere e per mettersi a disposizione della comunità che li ha accolti.
In un’epoca in cui il degrado degli spazi cittadini rappresenta una sfida sempre più pressante, l’orto collettivo di Genova offre un modello virtuoso di intervento. Recuperando aree abbandonate e rendendole produttive, il progetto si pone come esempio di rigenerazione urbana, con benefici che vanno ben oltre l’aspetto ambientale: il contatto diretto con la natura favorisce il benessere psicofisico, stimola la creatività e rafforza il tessuto sociale locale.
Il successo dell’orto collettivo di Genova dimostra come l’impegno quotidiano e la partecipazione attiva dei cittadini possano trasformare la realtà urbana, creando spazi che uniscono funzionalità, bellezza e sostenibilità.