Procedono le operazioni per l'allestimento del cantiere presso il piazzale adiacente alla ferrovia a Cornigliano per poter realizzare i lavori che prevederanno la sottostazione elettrica di via Bertolotti, destinata ad alimentare i cavi aerei per i filobus, in linea con quello che è il progetto "quattro assi di forza" destinato a rivoluzionare in modo significativo il trasporto pubblico genovese su gomma.
Dopo che il comitato 'Cornigliano per la città' si era riunito il 4 marzo in tarda mattinata insieme a diversi residenti della delegazione presso il piazzale nei pressi della ferrovia, incontro durante il quale hanno denunciato le "comunicazioni assenti da parte del municipio e del comune" riguardo i lavori, c'è stato lo scorso venerdì 7 marzo, al Matitone, un incontro tra il comitato e tecnici, progettisti, rappresentanti comunali e l'assessore ai lavori pubblici, grandi opere strategiche, partenariati, manutenzione della città, Ferdinando De Fornari.
"L'incontro è andato oltre le nostre aspettative: ci hanno ascoltato, hanno preso in considerazione le nostre proposte per un'altra sistemazione e ci hanno fornito tutte le informazioni del caso", racconta il presidente del comitato Giampiero Morstabilini.
Nonostante questo, però, "il loro intento è quello di proseguire la messa in opera della sottostazione per diverse motivazioni - continua -. Ci hanno raccontato che il progetto è già stato approvato e che i fondi per la realizzazione dei quattro assi di forza sono già stati stanziati, parliamo di circa trecentottanta milioni di euro ottenuti attraverso i fondi del PNRR".
Inoltre, per quanto concerne la comunicazione dei lavori, Morstabilini afferma che durante l'incontro è stato precisato che "i dettagli erano già stati comunicati tra Comune e municipio per la realizzazione della sottostazione a noi interessata già lo scorso marzo 2023" ma il municipio "e non ne capiamo il motivo, non si è mai degnato di comunicarlo a noi, alle associazioni ma soprattutto ai residenti".
In questi due anni "si sarebbe potuto intervenire diversamente con proposte alternative, mentre invece ci ritroviamo in una situazione talmente avanzata che anche una singola modifica potrebbe comportare degli intoppi rilevanti", continua Morstabilini, quindi "sempre secondo quanto ci hanno raccontato, la sottostazione verrà realizzata tenendo in considerazione tutte le criticità del caso, a partire dalle emissioni elettromagnetiche, alla perdita dei posteggi e ai due terzi degli alberi abbattuti; e dico due terzi, perché a mio parare le radici del terzo albero sono state compromesse nello scavo".
"Erano belli e sani, i primissimi piantati con soldi pubblici per la riqualificazione della delegazione. Anche dal punto di visa simbolico e morale, tale gesto è stato uno schiaffo nei denti ai cittadini", ci aveva raccontato durante lo scorso incontro il vicepresidente del comitato Giorgio Zucchi, assieme a Morstabilini.
Di conseguenza, nella zona dove sono stati abbattuti gli alberi, questa "sarà ricoperta da erba sintetica così da mimetizzarla agli occhi dei residenti e al fine di tenere la zona al fresco durante il periodo estivo", afferma il presidente. "Gli alberi potranno essere ripiantati in una zona da noi indicata e i parcheggi che saranno tolti, circa una decina, saranno restituiti alla collettività nel piazzale di via San Giovanni D'Acri, dove saranno tolti i paletti accanto al giardino lineare ridisegnandoli in zona", aggiunge.
"Queste sono tutte le loro intenzioni - prosegue Morstabilini -. Noi, come comitato e residenti di Cornigliano, abbiamo richiesto la documentazione del progetto e comunicato che abbiamo intenzione di indire un'assemblea cittadina dove saranno presenti i tecnici e progettisti del Comune che risponderanno alle nostre domande".
Dopo l'assemblea, Morstabilini chiarisce che ci sarà un confronto e decideranno se "accettare le proposte, richiedere un compensativo oppure iniziare una protesta anche assieme ad altri comitati di quartiere visto che la linea del filobus sarà realizzata mettendo ben diciassette sottostazioni a partire da Nervi fino a Voltri".
Il "Progetto quattro assi di Forza": Asse di Levante, Asse di Ponente, Asse Centro e Asse Valbisagno
Il “Progetto 4 Assi di Forza” è destinato a rivoluzionare in modo significativo il trasporto pubblico genovese su gomma, sia dal punto di vista della funzionalità che da quello della sostenibilità ecologica.
Nel Piano Urbano della Mobilita Sostenibile, 'PUMS', sono state individuate quattro direttrici principali della mobilita denominate 'Assi di Forza' da cui deriva il nome del progetto. Le quattro direttrici sono Asse di Levante, Asse di Ponente, Asse Centro e Asse Valbisagno.
L’opera riguarda oltre la ristrutturazione dei depositi AMT Gavette- Staglieno e la creazione di parcheggi di interscambio, l’infrastrutturazione della rete elettrica necessaria per il funzionamento dei nuovi autobus elettrici da diciotto metri, destinati a sostituire la flotta diesel di AMT.
L’Asse Valbisagno avrà una tecnologia innovativa con ricariche puntuali, 'Flash charging', mentre negli altri assi sarà presente la tecnologia IMC, 'in motion charging', di bifilare alternato a batterie.
Il progetto prevede circa novantasei km di nuovi tracciati, per lo più in corsia riservata e con semafori prioritari per garantire tempi e frequenze elevate. L’attuazione del progetto sarà accompagnata da una revisione di tutta la rete di Trasporto Pubblico Locale su gomma della città al fine di migliorare il servizio offerto ai cittadini.
Altro aspetto rilevante del progetto è quello del contributo alla riqualificazione urbana attraverso le nuove rimesse, i capilinea e l’ammodernamento delle fermate puntando all’accessibilità e alla facilità di interscambio.